A causa dell’inflazione anche gli aumenti potrebbero aumentare con l’arrivo del 2024. Ecco che cosa sappiamo su questo argomento che, sicuramente, comporterà diversi dolori per la maggior parte degli italiani.
Pagare l’affitto non è mai facile, in quanto si tratta di cifre onerose che bisogna corrispondere al padrone di casa una volta al mese. Si tratta di una spesa che racchiude in sé molti altri importi come quelli relativi alle spese condominiali o all’utilizzo di cantine e garage. Sembra però che i prezzi siano destinati ad un ulteriore aumento, questo a causa di quanto comportato dall’inflazione. Ecco, dunque, che cosa abbiamo scoperto in
merito a quello che potrebbe accadere il prossimo anno.
L’inflazione può essere descritta come un fenomeno economico che comporta un rialzo dei prezzi su ogni genere e categoria. Nel 2023 questo risultato è molto più alto degli anni scorsi e a quanto pare tutto ciò potrebbe verificarsi anche nel 2024. Se finora l’inflazione ha colpito categorie come il cibo, il carburante e i servizi di utilizzo quotidiano, il
prossimo anno potrebbe abbattersi anche sugli affitti, mandando in crisi milioni di italiani.
Questo perché sono davvero tantissime le persone che scelgono questo contratto per la propria casa e dover pagare di più in un periodo in cui i soldi scarseggiano non è certo semplice. Le previsioni quindi non sono delle migliori, in quanto il Governo ha previsto come molto probabilmente l’inflazione arriverà toccare soglie del 5,6%, nonostante in quest’ultimo periodo si sia leggermente ridimensionata.
L’inflazione non è certo un fenomeno che può essere arrestato in maniera drastica e immediata, motivo per cui la stessa può salire o scendere, ma sempre gradualmente. Secondo le previsioni dell’ISTAT questa potrebbe manifestarsi anche nel 2024, andando al infrangersi contro elementi che, finora, sono sfuggiti al sistema, come ad esempio il canone di locazione.
Pare che l’affitto potrà aumentare, ma comunque questo dovrà essere previsto dal contratto tramite delle clausole che devono essere valutate e calcolate attentamente. Questo tranne nel caso in cui il contratto di locazione sia basato su un calcolo annuale e con l’introduzione della cedolare secca. In questo caso, infatti, non ci sarà alcun tipo di aumento.
Secondo quanto rivelato dal Governo e dall’ISTAT l’aumento del canone di locazione si aggirerà intorno al 5,4%. Chi paga un affitto di 1.000 € al mese ne spenderà circa 1.050 mentre chi ne sborsa 500 € per il canone di locazione ne pagherà quasi 530.
Ovviamente la cifra pattuita non varierà per almeno 12 mesi, in quanto è questo il tempo minimo che lo Stato concede prima di apportare modifiche, ma anche il tempo massimo che permette di intervenire ancora una volta sulla materia.