Nuove e importanti novità per quanto riguarda il settore degli affitti di breve durata. Scopriamo insieme quali decisioni ha deciso di prendere lo Stato in merito a questa disciplina.
Quando si pensa all’affitto ci si focalizza sul contratto di locazione che, nella maggior parte dei casi, dura mesi e anni. Non tutti sanno che esiste anche la possibilità di affittare una casa o un appartamento per un periodo di tempo molto più breve. In questo caso è però importante rispettare le ultime disposizioni che lo Stato ha deciso di prendere. Ecco cosa abbiamo scoperto.
Che cosa si intende per affitto di breve durata?
Esistono davvero diverse tipologie di contratto per quanto riguarda l’affitto ma alcune di queste sono piuttosto particolari rispetto a tutte le altre. Tra le meno riconosciute rientra l‘affitto di breve durata ovvero una sorta di possibilità che permette di affittare una casa per un periodo di tempo più breve rispetto a quanto avviene con altri tipi di contratti.
Basti pensare che c’è chi affitta casa solo per una settimana e chi, invece, lo fa di mese in mese a seconda delle proprie esigenze. A causa di questa grande varietà di opportunità e al seguito di tutte le possibilità che si manifestano in questo settore è quindi possibile parlare di diverse tipologie di affitti brevi. Ma che cosa cambierà in base alle ultime decisioni prese dal Governo?
La nuova durata per gli affitti brevi
Secondo quanto predisposto dal nuovo decreto Santanchè si è deciso di rivisitare la durata minima per quanto riguarda l’affitto breve. Da adesso in poi sarà infatti possibile offrire questa possibilità per un periodo non inferiore alle due notti consecutive. Le uniche eccezioni verranno elargite nel caso in cui all’interno della famiglia siano presenti almeno tre figli.
Tutte le strutture che non rispetteranno questo parametro potranno essere soggette a multe piuttosto salate che vedranno cifre comprese fra i 1000 e i 5.000 €. È quindi importante rispettare i termini minime affinché l’affitto non diventi un illecito.
Le nuove regole previste per l’affitto breve
Sicuramente la durata per gli affitti brevi è la regola più importante per quanto riguarda questo settore, anche se non l’unica. Pare, infatti, che lo Stato abbia deciso di assegnare dei codici identificativi nazionali a ogni immobile destinato a finalità turistiche.
In questo modo tutte le strutture dovranno indicare questo codice nell’annuncio online, in quanto il CIN è fondamentale per agire, soprattutto in via telematica. Anche in questo caso chi non provvederà ad esporre il codice rischia multe da 800 a 8.000 €.
Le strutture poi, potranno essere soggette a maggiori controlli in quanto verranno richiesti dei requisiti di sicurezza per evitare le fiamme libere e rilevare al meglio perdite di gas in grado di comportare notevoli danni alla società.
Laddove, invece, il proprietario fosse in possesso di più alloggi dovranno essere rispettate tutte le norme vigenti per questo tipo di contratto. Sarà infatti necessario presentare una segnalazione certificata al fine di far conoscere la propria attività al governo italiano.