Attraverso una ricerca recente fatta da un team di scienziati in Svizzera, sono stati trovati degli scenari del tutto nuovi per la produzione di elettricità utilizzando il trattamento di acque reflue.
Quindi è stato creato un processo ottimizzato il cui scopo è quello di ottenere dei risultati in questo campo. Ma vediamo insieme di scoprire altri dettagli su tutto ciò.
Da molto tempo a questa parte, i ricercatori attivi all’interno del campo dell’energia del rinnovabile lavorano fianco a fianco con i microrganismi al fine di realizzare delle fonti del tutto nuove che siano in grado di realizzare energia pulita.
Ed è proprio su questo argomento che una notizia molto innovativa arriva direttamente dalla Svizzera.
Qui un team di studiosi dell’Ecole Polytechnique Federale de Lausanne è stato in grado di utilizzare l’escherichia coli, un batterio che si trova all’interno del microbiota intestinale dell’uomo oltre che all’interno di quello di tutti gli altri animali a sangue caldo, per la produzione di energia elettrica partendo da acque reflue.
Per ottenere questo obiettivo, il team ha utilizzato un approccio del tutto nuovo riuscendo ad incrementare la capacità di trasferimento di elettroni extracellulari delle Escherichia coli, andando a creare un percorso completo in cui si andassero a trasferire gli elettroni nel batterio in modo tale da integrare i componenti di Shewanella oneidensis MR-1.
Quest’ultimo altro non è che uno microrganismo la cui scoperta avvenne nel 1988 e che si trova all’interno dei fondali marini oltre che nel suolo.
Un elemento conosciuto per le sue immense capacità di decontaminazione di ogni acqua reflua. Tale processo, ottimizzato e integrato, ha dato la possibilità di effettuare la produzione di un flusso di corrente elettrico pari a tre volte maggiore a differenza di tutti i metodi utilizzati fino ad oggi.
Si tratta di una ricerca innovativa che potrebbe essere una vera e propria svolta all’interno dell’ambito dell’energia realizzata tramite i rifiuti organici.
In base a ciò che dichiara Ardemis Boghossian sappiamo che: “Escherichia coli può crescere con una vasta gamma di fonti di energia, e questo ci ha dato la possibilità di produrre elettricità in tanti ambienti diversi, comprese le acque reflue”.
Il professore inoltre che spiega che piuttosto di andare ad aggiungere energia all’interno del sistema per il trattamento di rifiuti, hanno scelto di produrre elettricità e di processare i rifiuti nello stesso momento.
Ogni test di verifica è stata in grado di ottenere dei risultati ottimi al punto che gli scienziati sono stati in grado di realizzare dell’elettricità partendo da acque reflue di un birrificio di Losanna.
Insomma, è questa l’ennesima conferma dell efficienza dell’escherichia coli.
Con il passare del tempo, il batterio è stato anche sfruttato per cercare di fermare la dipendenza dal petrolio e per essere sfruttato per creare più diesel partendo semplicemente dallo zucchero.