In base a ciò che afferma Jamie Demon, sembra che con l’intelligenza artificiale si andrà a lavorare solo 3,5 giorni nell’arco della settimana.
L’intelligenza artificiale risulta essere un grande alleato per i lavoratori, un vero e proprio nemico da temere in quanto potrebbe addirittura portare via alcuni posti di lavoro. Questo è un argomento di cui ha parlato molto anche Jamie Demon, il presidente del CEO di JP Morgan Chase
Attualmente l’intelligenza artificiale è diventata una grande alleata di numerosi lavoratori. Questa è stata creata per fare in modo che la nostra vita possa migliorare, un miglioramento che si registra anche nell’esistenza dei lavoratori.
Secondo Demon fino ai giorni d’oggi la tecnologia è riuscita a fare delle cose a dir poco strabilianti anche se ancora non è in grado di impedire la caduta di aerei o di bloccare l’utilizzo inappropriato di alcuni farmaci.
Sembra infatti che la tecnologia veda dietro di sé anche alcuni aspetti negativi al punto da non escludere nemmeno che l’intelligenza artificiale possa essere sfruttata anche da persone che hanno scopi malvagi.
Andandoci a soffermare sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel posto di lavoro, Jamie Demon afferma che questa molto probabilmente potrebbe rendere migliore la qualità di vita di ogni lavoratore in quanto, grazie all’IA, si potrà avere la possibilità di lavorare non più di tre giorni e mezzo a settimana.
Come sempre capita però anche questa nuova tecnologia possiede dei lati negativi che si potrebbe tradurre nella cancellazione di determinati posti di lavoro.
Attraverso l’intelligenza artificiale i dipendenti possono lavorare di meno durante una settimana. Un qualcosa che potrebbe avere anche delle conseguenze positive.
Infatti, basandosi su uno studio recente dell’università di Cambridge, una settimana formata da quattro giorni lavorativi va a diminuire lo stress e ad incrementare così la forza lavoro.
Infatti, un terzo dei lavoratori intervistati dai ricercatori affermano che attraverso una settimana lavorativa di soli 4 giorni, hanno registrato i livelli molto più bassi di burnout mentre il 39% ha affermato di sentirsi meno stressato, paragonando la sua condizione a prima dell’inizio dello studio.
Inoltre è stata riscontrato anche una diminuzione del 65% di giorni di malattia insieme ad un calo pari al 57% di dipendenti che abbandonano le aziende.
Nel momento in cui si fa riferimento all’intelligenza artificiale, è molto importante tenere a mente che si tratta di un qualcosa che nasconde dietro di sé un enorme dubbio.
Questo infatti può essere visto da una parte come un’alleata mentre dall’altra con una nemica. Infatti, con l’arrivo della tecnologia, è quello che si teme è che alcuni posti di lavoro che possano essere cannibalizzati
I primi a sparire molto probabilmente potrebbero essere i giornalisti e i creatori di contenuti insieme agli analisti di mercato, ragionieri, grafici, trader e finanziari.