I lavori in condominio possono essere oggetto di dispute fra le persone. Cosa succede se non si raggiunge la maggioranza?
La vita condominiale può causare spesso tensioni fra le varie persone. Per fare in modo che tutto scorra “liscio” è opportuno che ogni condomino agisca con il buon senso e senza creare disturbo agli altri.
Per fare un esempio, non sarà possibile disturbare il vicinato con schiamazzi notturni. Sarà importante, dunque, che tutti adottino un corretto comportamento consono al rispetto reciproco.
Come per tutti gli ambiti della vita, però, in alcuni casi anche in condominio sarà doveroso prendere delle decisioni importanti. A tal proposito, l’amministratore di condominio può convocare una assemblea.
L’urgenza di effettuare dei lavori condominiali potrebbe essere uno dei tanti motivi per la convocazione dell’assemblea. In tal caso, occorrerà che la maggior parte dei condomini sia favorevole all’attuazione dei lavori.
La maggioranza richiesta per poter approvare l’inizio dei lavori in condominio è quella del 50% più 1 dei condomini presenti in assemblea. Ci sono, poi, delle regole per quanto concerne l’esecuzione di questi interventi.
Esistono, però, casi specifici in merito al dover eseguire i lavori condominiali. Facciamo riferimento ai lavori urgenti. Un danno strutturale al tetto o al cornicione, per esempio, possono fare in modo che l’amministratore richieda immediatamente l’intervento di alcune ditte di manutenzione.
Cosa succede nel caso in cui la maggioranza dei condomini non sia d’accordo con l’esecuzione di questi lavori urgenti di manutenzione? Scopriamo come l’amministratore di condominio potrà comportarsi in questa situazione. Ecco tutti i dettagli sull’argomento.
Si è visto come generalmente per poter dare il via ad alcuni lavori condominiali occorra ottenere la maggioranza favorevole delle persone presenti in assemblea. Questa cosa, però, potrebbe essere bypassata nel caso in cui si renda necessario apportare dei lavori urgenti al palazzo.
Può succedere, per esempio, che un evento atmosferico imprevisto – come la grandine o la forte pioggia – abbia innescato una rottura del tetto o un distaccamento del cornicione.
In questi casi sarà importante agire alla svelta. L’amministratore di condominio, dunque, può optare per una decisione drastica e immediata, senza chiedere il parere delle persone che vivono nello stabile.
All’assemblea di condominio successiva, la quale solitamente viene convocata pochissimo tempo dopo, l’amministratore farà luce sul problema e sul genere di interventi di manutenzione che si sono resi necessari.
Nel caso in cui i fondi condominiali non siano sufficienti per far fronte alle spese, l’amministratore ha l’obbligo di far transennare l’area eventualmente a rischio, segnalando il problema ai condomini e richiedendo una tempestiva assemblea.
Se anche di fronte all’evidenza dell’urgenza, i condomini dovessero rifiutare di contribuire alle spese, allora l’amministratore può richiedere l’intervento immediato dei tecnici, i quali con una perizia accerteranno l’effettivo problema e il rischio concreto generale.