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Chi è l’amministratore di sostegno? Poteri e doveri di questa figura
Vi siete mai chiesti quali sono i rischi, i doveri e i poteri delle amministratori di sostegno? In quali casi questa figura è necessaria?
Sono queste delle domande a cui cercheremo di dare risposta nel testo che segue, andando così a spiegare in cosa consiste la professione dell’amministratore di sostegno.
I poteri e le funzioni dell’amministratore di sostegno
L’amministratore di sostegno possiede un ruolo molto importante nel momento in cui va a dare il proprio supporto in attività quotidiane e all’interno di affari giuridici.
Tale figura ha il compito di portare avanti degli atti utili per soddisfare le esigenze di tutti i giorni del beneficiario. In ogni caso, è molto importante sottolineare che gli atti previsti all’interno del decreto di nomina devono essere compiuti solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione da parte del giudice.
Tra i vari poteri dell’amministratore troviamo:
gestione degli affari quotidiani, in cui l’amministratore ha il compito di prendersi cura di ogni bisogno quotidiano del beneficiario, tra cui gestione del denaro per il pagamento di bollette;
rappresentanza legale, ossia un rapporto legale utile nel momento in cui il beneficiario non riesce a portare a termine degli altri giuridici autonomamente;
assistenza per atti di amministrazione ordinaria ossia quando vado a assistere il beneficiario nel portare a termine atti di amministrazione ordinaria tra cui la firma di contratti di collocazione o la gestione di contributi bancari;
relazione con il giudice tutelare ossia quando informa, in maniera regolare, il giudice tutelare riguardo la decisione che prende.
Quali sono i doveri degli amministratori di sostegno
Molti sono i doveri dell’amministratore di sostegno tra cui:
assistenza al beneficiario in cui vengono messi al primo posto i bisogni e le aspirazioni del beneficiario;
informazioni al beneficiario dove l’amministratore deve informare il beneficiario su ogni atto che ha intenzione di compiere a suo nome;
segnalazione al giudice tutelare, nel caso in cui beneficiario risulta essere in disaccordo con una decisione che l’amministratore prende, quest’ultimo deve segnalare la situazione al giudice tutelare;
durata degli incarichi, ossia un lavoro che viene fatto per circa 10 anni.
Quali sono i rischi per l’amministratore di sostegno
Anche se il compito dell’amministratore di sostegno è quello di tutelare gli interessi del beneficiario, non mancano alcuni rischi tra cui:
abuso di potere, ossia quando l’amministratore va ad abusare dei poteri andando a sfruttare questo incarico per scopi finanziario o personali;
interessi in conflitto, sia quando l’amministratore possiede dei conflitti di interesse oppure è stato coinvolto in questioni locali con il beneficiario;
revoca dell’incarico ossia quanto amministratore può dar vita controversie e tensioni.
I costi e la conversazione degli amministratori di sostegno
Quali sono i costi che bisogna affrontare nel momento in cui si chiede l’aiuto di una amministratore di sostegno?
In base a ciò che afferma il Codice Civile, questa figura dovrebbe dare ai suoi servizi in modo del tutto gratuito. Tutto ciò vuol dire che l’amministratore non ha nessun diritto a richiedere un compenso diretto al beneficiario per i servizi che offre anche se ci sono situazioni particolari in cui il giudice tutelare può prendere decisioni di dare l’amministratore un compenso equo.