La situazione creditizia dell’Italia è attentamente analizzata dalle agenzie di rating, il cui giudizio è molto importante in vista dell’attuazione della nuova manovra finanziaria.
In vista della nuova manovra finanziaria, si inaugura una nuova settimana che ha sotto attenzione i conti pubblici italiani, dai quali dipende la credibilità del Paese anche in virtù dei giudizi delle agenzie di rating che esprimeranno il proprio parere sul merito creditizio dello Stivale.
Il 20 ottobre 2023, Standard & Poor’s sarà la prima agenzia di rating a pronunciarsi sul credito Italiano, rilasciando il proprio giudizio. Lo scorso aprile, in merito, ha confermato a BBB con Outlook stabile.
Il 27 ottobre, invece, sarà la volta di DBRS che, nel semestre scorso, ha lasciato invariato il rating BBB high, sempre con outlook stabile. Fitch, invece, si esprimerà il 10 novembre: nel mese di maggio, l’agenzia ha confermato lo score BBB con outlook stabile.
Moody’s, invece, fornirà il proprio giudizio nella giornata del 17 novembre 2023. Come ricorderete, nel mese di maggio, l’agenzia ha deciso di rinviare l’aggiornamento del rating – al momento fissato a Baa3 con outlook negativo – anticipando, nei fatti, una revisione al ribasso che, tradotto, significa puntare a un declassamento del debito nostrano.
Scope, invece, si esprimerà il 1° dicembre 2023: a luglio, l’agenzia ha lasciato invariata la raccomandazione BBB+ con outlook stabile.
Moody’s, dunque, potrebbe effettuare una manovra di declassamento del rating italiano, che, in sostanza, potrebbe essere considerato alla stregua della “spazzatura“.
In merito a questa situazione, Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, ha rassicurato gli investitori, evidenziando non solo il dialogo costante attuato con le agenzie, ma anche la forza dell’economia, pur non trascurando i rischi connessi alla debito pubblico italiano.
Il giudizio di Moody’s, infatti, è quello che preoccupa di più, in sostanza, in quanto è appena al di sopra della soglia che separa i gradi “investment” e “speculative“.
Qualora l’agenzia si esprime, infatti, negativamente sul credito Italiano, tale azione potrebbe avere una ripercussione importante sulla percezione del rischio del Paese all’interno dei mercati finanziari.
Ciò condurrebbe, dunque, potenzialmente a un rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato e, di conseguenza, anche a un ampliamento dello spread BTP-Bund.
Scope, d’altronde, espresso una certa preoccupazione per l’elevato debito pubblico e per la crescita dell’economia italiana decisamente lenta. Secondo l’agenzia, infatti, il paese potrebbe ulteriormente indebolirsi qualora sia registrato un ennesimo deterioramento dei conti pubblici.
A questo punto, considerando la situazione attuale, non resta che aspettare la pubblicazione dei giudizi da parte dell’agenzia di rating per capire, effettivamente, se quello di Moody’s sarà realmente quello più negativo in assoluto, considerando le premesse fatte dalla stessa agenzia negli scorsi mesi.