L’idrogeno può rappresentare un’alternativa ai classici carburanti: ecco come l’Unione Europea intende utilizzarlo in ottica di transizione ecologica.
La sostenibilità ambientale è uno dei temi più importanti negli ultimi anni, considerando il riscaldamento globale e l’inquinamento che stanno modificando profondamente l’assetto climatico.per questo motivo, si deve optare per soluzioni più green, capace di non incidere o totalmente sull’ambiente circostante. Tra queste, cioè l’idrogeno, o sul quale l’Unione Europea sta puntando per quel che concerne il percorso di transizione ecologica del vecchio continente.
L’idrogeno come soluzione green per la transizione ecologica
Secondo quanto affermato dal Parlamento Europeo, l’idrogeno può essere considerato un carburante ho pulito, rispetto a quelli tradizionali, capace di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra del 14,5% per quel che riguarda il settore dei trasporti.
Pertanto, l’idrogeno si classifica come una soluzione “verde“, ideale da inserire all’interno del percorso che l’Unione Europea sta effettuando verso la transizione ecologica.
La produzione di questo carburante, certamente, ha dei costi importanti e richiede, in tal senso, degli investimenti specifici affinché i trasporti siano alimentati da energia pulita e rinnovabile. D’altronde, quando brucia, l’idrogeno non rilascia anidride carbonica, bensì acqua. Pertanto può rappresentare la scelta più sensata da tenere in considerazione per quel che concerne la mobilità.
Il piano dell’Unione Europea per l’energia rinnovabile
Nel 2001, l’Unione Europea impostò al 32% la percentuale alla quale gli Stati membri dovevano attenersi per quanto riguarda il raggiungimento dell’utilizzo di energie rinnovabili.
Ora, però, si chiede uno sforzo in più: entro il 2030, infatti, tutti i paesi devono puntare al 42,5% dell’utilizzo di energia rinnovabili, percentuale che aumenterà nel corso del tempo e che potrebbe raggiungere il 45%.
Inoltre, secondo quanto si può prendere dalla nuova direttiva, anche la richiesta e i permessi per l’installazione di impianti di energia rinnovabile avranno tempi più snelli: pertanto, al fine di adeguarsi alle nuove disposizioni, sarà attuato un processo più semplice al fine di autorizzare l’installazione di centrali eoliche e pannelli solari.
L’idrogeno, insieme alle biomasse, poi, farà parte del pacchetto delle soluzioni sostenibili che saranno adottate per assicurare ai cittadini europei una mobilità più rispettosa dell’ambiente.
L’uso di biocarburanti avanzati
Oltre all’idrogeno, si punta, infine, l’utilizzo di biocarburanti avanzati, ottenuti dalle biomasse e su carburanti rinnovabili di origine non biologica.
E, in ottica di sostenibilità ambientale, nel corso del mese di settembre 2023, il parlamento europeo ha proceduto all’approvazione della de carbonizzazione del settore aereo, chiedendo che il 70% di carburanti utilizzati per gli spostamenti via cielo fossero verdi entro il 2050.
Entrando nel dettaglio, esistono diverse tipologie di idrogeno: grigio, blu, verde e turchino, i quali si differenziano in base al processo di produzione e i gas serra emessi.
L’idrogeno verde, che potrebbe essere un’alternativa ai carburanti tradizionali, è prodotto in modo naturale attraverso il processo dell’elettrolisi dell’acqua, mediante il quale non sono messi gas serra e the utilizzata, infine, l’energia elettrica ricavata da fonti rinnovabili.