Ci sono dei cambiamenti in vista per la tredicesima a dicembre. Di cosa si tratta esattamente? Andiamo a scoprirlo.
Anche se mancano ancora tre mesi, il conto alla rovescia che porta i percettori di pensione di vecchiaia, reversibilità e invalidità a ricevere la tredicesima è iniziato, soprattutto alla luce degli aumenti previsti. Ma di quanto?
Ormai tutti sanno che la tredicesima mensilità è un trattamento spettante sia ai lavoratori che ai pensionati di ogni categoria e tipologia di prestazione previdenziale. Quindi, visto il largo interesse, andiamo a parlare di seguito dei cambiamenti in vista.
Considerando l’attuale situazione di caro vita, nell’ottica dell’aumento pensionistico per aiutare i pensionati, il Governo Meloni ha intenzione di rivedere la tassazione sulla tredicesima per aumentare l’importo della mensilità a partire da dicembre 2023.
Rivedere la tassazione sulla tredicesima delle pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità parte dal presupposto che la detassazione arrivi fino al 15%, ma non applicabile indistintamente a ogni pensionato, ma soltanto a chi soddisfa specifici requisiti e condizioni.
Stiamo parlando di pensionati che rientrano in soglie reddituali specifiche, alla stregua di quanto è già stato fatto con il taglio del cuneo fiscale sulle retribuzioni dei lavoratori con soglia reddituale di 35.000 euro lordi annui.
A prescindere dai dettagli, questa revisione della tassazione al 15% (se verrà confermata) riguarderà soltanto il 2023, quindi sarà una tantum. L’aumento potrebbe essere di qualche decina di euro nel migliore dei casi.
Ma c’è altro che bolle in pentola. Si tratta di un’altra novità una tantum che riguarda sempre la tredicesima delle pensioni di cui sopra: un nuovo bonus di 150-200 euro.
È qualcosa di simile a quanto fatto già lo scorso anno con il bonus da 150 e 200 euro del mese di luglio e del mese di novembre, il cui successo è stato notevole.
Come per la detrazione, a essere interessati soltanto una specifica fascia di pensionati, ossia coloro che percepiscono un reddito tra i 25.000 e i 35.000 euro all’anno.
Quanto detto, ovviamente, è solo ipotetico, e si basa semplicemente sulle stesse soglie viste per i bonus dello scorso anno e per i vari tagli del cuneo fiscale sugli stipendi.
Se l’ottica resta quella di aumentare la pensione di dicembre tramite la tredicesima con il bonus da 150-200 euro, si tratterebbe di un aumento netto e non lordo, poiché questi importi non vengono tassati.
Tutti i pensionati italiani che stanno lì a contare i giorni che restano all’arrivo della tredicesima, dovranno soltanto aspettare le notizie ufficiali da parte del Governo su questo quasi sicuro aumento.