Tra i più grandi artisti di sempre è impossibile non citare Pablo Neruda. Ecco a quanto ammontava il suo patrimonio e chi lo ha ereditato.
Sono davvero tanti gli artisti e le personalità famose che con le loro opere hanno contribuito ad impreziosire la storia dell’umanità. Fra questi rientra sicuramente Pablo Neruda che, ancora oggi, risulta vivo nel ricordo e nella tradizione artistica mondiale. Ecco che cosa sappiamo su di lui, sul suo patrimonio e su chi lo ha ottenuto.
Pablo Neruda, il cui vero nome era Ricardo Eliécer Neftali Reyes Basoalto, è stato un poeta e politico cileno nato nel 1904 e a lungo ritenuto una delle figure più importanti del panorama artistico del 900.
Sua madre venne a mancare quando il piccolo aveva poco più di un mese di vita ed è per questo che crebbe col padre, trasferendosi di posto in posto a causa del suo impiego. Fin da quando era molto piccolo Pablo ha dimostrato un grande interesse verso la letteratura e proprio per questo i suoi insegnanti decisero di indirizzarlo verso quel mondo.
Nel 1920 inizia a pubblicare alcune sue opere e solo tre anni dopo uscii il volume in versi Crepuscolario. Allo stesso tempo Neruda affiancò al suo incarico di scrittore anche quello di diplomatico, parlando della situazione spagnola in paesi come Barcellona e Madrid. Successivamente venne eletto come senatore in Cile fino a quando venne esiliato nel 1948.
Dopo diversi anni Neruda è riuscito a tornare in patria conducendo ancora un ruolo estremamente attivo nella vita del suo paese. Purtroppo nel frattempo subentrarono altre problematiche, come ad esempio un tumore alla prostata che lo strappò alla vita nel 1973.
Ovviamente Pablo Neruda era un uomo estremamente ricco per l’epoca in quanto, oltre alla popolarità e alla ricchezza legata al suo lavoro, possedeva diverse case e pezzi di arredamento di lusso. Le sue case sorgevano in località come Santiago, El Quisco e Valparaiso.
Neruda era anche un grande appassionato d’arte, motivo per cui collezionava pezzi unici che valevano davvero moltissimi soldi. Basti pensare che un singolo soprammobile poteva avere un valore di migliaia e migliaia di euro. I dati raccolti stimano che l’uomo fosse miliardario anche se, ovviamente, è impossibile conoscere la cifra precisa relativa ai suoi possedimenti.
Tutti questi beni, questi oggetti e questi soldi che hanno contribuito a rendere Pablo Neruda uno degli uomini più ricchi degli anni ’70 sono stati investiti in diverse associazioni e fondazioni, alcune delle quali portano il suo nome.
Una parte di soldi, per esempio, è stata investita presso un‘impresa cilena il cui proprietario risulta essere un consigliere di Pinochet e che risponde al nome di Cristalerias Chile.
Ci sono però dei dubbi in merito alla volontà di Neruda, il quale, forse, non avrebbe voluto destinare i propri soldi a questo scopo anche se è stata la politica del posto a decidere le sorti del suo lascito.