L’evasione fiscale è un reato, ma purtroppo questo non basta per fermare la gente nel commettere questo abuso. Scopriamo insieme tre modi che permettono al fisco di individuare chi evade le tasse.
Per far sì che una società funzioni è necessario che ogni individuo doni il proprio contributo per tutelarla e sovvenzionarla. È proprio per questo che, di tanto in tanto, bisogna pagare le tasse in modo da continuare a godere dei servizi e delle possibilità che lo Stato mette a disposizione dei cittadini.
Purtroppo però, c’è chi non è regolare nei pagamenti e perfino chi fa finta di niente pensando di passare inosservato. Non tutti sanno però che esistono dei metodi che consentono al fisco di individuare coloro che evadono le tasse. Ecco quali sono.
Il controllo del fisco sui cittadini italiani
Purtroppo pagare le tasse non è qualcosa di piacevole per nessuno. Se alcuni cittadini risultano essere ligi al dovere e pagano le tasse seppur con fatica, altri fanno finta di niente oppure inventano dei metodi assurdi per non pagare le tasse dovute.
Per alcuni non si tratta di una scelta, in quanto magari non si viene assunti regolarmente ma con contratti a nero e quindi non si ha la possibilità di versare quanto dovuto allo Stato. Purtroppo però tutte queste scuse non vengono tollerate dal fisco, che punisce allo stesso modo chiunque evada le tasse.
Sicuramente individuare tutte queste persone non è immediato come può apparire ed è per questo che è doveroso ricorrere a dei metodi di cui il fisco si avvale da anni. Ecco quali sono i principali.
Redditometro e Risparmiometro: due potenti strumenti per il fisco
Il primo strumento utilizzato dal fisco risponde al nome di Redditometro ed è appunto un software che compara le spese sostenute dal contribuente con quelle che, invece, corrispondono ai redditi dichiarati.
Nel caso in cui l’individuo spendesse più del 20% di quanto dichiarato scatta l’accertamento fiscale, soprattutto laddove gli acquisti siano relativi a prodotti di lusso come case e automobili. Per quanto riguarda il Risparmiometro invece, avviene lo stesso calcolo fra i risparmi e il reddito che invece è dichiarato. Si va quindi a valutare quanti risparmi ci sono sul conto corrente soprattutto laddove la persona interessata non vada mai a prelevare con il bancomat.
Scoprire l’evasione fiscale con l’anagrafe dei conti correnti
L’ultimo sistema, che si rivela essere uno dei più efficaci, è quello che richiede la consultazione di registri e documenti che sono disponibili presso l’Anagrafe dei conti correnti.
Si tratta di una sorta di archivio dove ogni anno vengono annotate le caratteristiche dei vari conti correnti, delle cassette di sicurezza e dei finanziamenti che possono essere inoltrati all’Agenzia delle entrate in caso di controlli. Anche se potrebbe sembrare come una violazione della privacy questo sistema è molto utile per individuare gli evasori fiscali, anche se meno utilizzato rispetto agli altri due.