La procedura da avviare per effettuare il cambio del cognome: le regole previste e i limiti da rispettare, secondo la legge.
Molte persone si ritrovano ad avere un cognome che non accettano, per diversi motivi. In alcuni casi, infatti, si possiede un cognome legato a situazioni complicate, ad esempio quando si è parenti di criminali o cognomi particolarmente difficili da portare, ad esempio legati a parolacce o a epiteti poco lusinghieri. Per questo motivo, in molti chiedono informazioni in merito al cambio cognome. Scopriamo insieme come fare.
Procedura per il cambio del cognome: un iter fattibile
Secondo le leggi vigenti, è possibile cambiare il cognome solo in casi eccezionali, legati a situazioni che giustificano una decisione del genere.
Il procedimento da attuare è molto semplice: basta, infatti, semplicemente inoltrare domanda al Prefetto, indicando nel modulo le motivazioni che soggiacciono a tale decisione.
Il cittadino, dunque, che ha vergogna del proprio cognome o non lo soddisfa, può, infatti, chiedere che venga cambiato, al fine di sentirsi a proprio agio con lo stesso. Se la domanda è accettata, l’individuo può sostituire il proprio cognome con un altro o aggiungendovi un altro cognome a quello che già si possiede.
I casi in cui il cambio cognome è possibile
La legge interviene in materia e stabilisce i casi in cui si può effettivamente richiedere il cambio cognome:
- la procedura accettata qualora il cognome sia reputato vergognoso o ridicolo, legato, ad esempio, a parolacce o parole che creano imbarazzo;
- qualora il cognome indichi l’origine naturale, ad esempio “Esposito“, “Trovato“, che, in sostanza, sono legati ad una nascita non riconosciuta, da parte di genitori ignoti;
Qualora l’iter vada a buon fine, l’individuo non può scegliere tutti i cognomi a disposizione. Non si possono, infatti, utilizzare cognomi di rilevanza storica o tali da provocare complicazioni e confusione per quanto riguarda l’appartenenza a famiglie particolarmente in vista o illustri.
Come vi anticipavamo, bisogna inviare specifica istanza al Prefetto della provincia nella quale si risiede o all’ufficio dello stato civile dove è registrato l’atto di nascita.
In tal senso, è necessario indicare le motivazioni che spingono al cambio cognome o del nome, quale modifica si intende apportare al nome e/o cognome oppure ai nuovi che si intende assumere in seguito.
La domanda deve essere presentata in Prefettura e firmata dal richiedente o inviarla utilizzando posta ordinaria: ad essa, è da allegare fotocopia di documento di riconoscimento.
Nel caso in cui la domanda fa riferimento a un minore, la stessa deve essere sottoscritta da entrambi i genitori. In questo modo, potrà essere avviato correttamente l’iter che permetterà di attuare le modifiche richieste e ottenere un nuovo nome e/o cognome.