Qual è il procedimento per divorziare in comune? Quale tipo di pratica bisogna eseguire?
Era il 2015 l’anno in cui è stato introdotto il divorzio in comune, una possibilità per fare in modo che i coniugi separati che possiedono dei requisiti particolari, possano divorziare molto velocemente e senza essere costretti a spendere cifre elevate.
Il divorzio in comune, proprio come la procedura di separazione, fa riferimento ad un accordo che i coniugi hanno raggiunto e quindi si parla di una separazione consensuale.
Non è obbligatorio che siano presenti anche gli avvocati. Coloro che hanno intenzione di divorziare tramite questa modalità, dovranno fare domanda al comune di residenza oppure all’ufficio civile in cui il matrimonio è stato celebrato.
D i fondamentale importanza è che entrambi i coniugi alleghino:
Si andrà quindi a fissare un incontro con il sindaco e, dopo 30 giorni, ci si troverà di nuovo di fronte al primo cittadino. Questo è il momento in cui il divorzio viene ufficializzato e quindi i due ex coniugi hanno la possibilità di andare avanti per le proprie strade.
Per divorziare in comune, il solo costo è quello da pagare per la marca da bollo di 16 euro per i diritti che devono essere versati all’ufficio di stato civile.
Sappiamo infatti che in questo caso non risulta essere obbligatoria la presenza degli avvocati e quindi non si andranno a pagare spese elevate per il compenso di questi professionisti.
Invece, per quanto riguarda le tempistiche, i tempi da attendere sono quelli necessari per i vari incontri anche se è molto importante tenere a mente che il divorzio può avvenire solo dopo sei mesi da quando c’è stata la separazione consensuale e dodici mesi dopo dalla separazione giudiziale.
Per utilizzare il divorzio in comune è molto importante che la coppia non abbia avuto dei figli durante il matrimonio oppure che questi siano maggiorenni ma che però non siano portatori di handicap.
Sappiamo infatti che per casi più delicati in cui ci sono dei minori, l’unica cosa da fare è quella di mettersi nelle mani di un avvocato.
Infatti, nella pratica in comune non vi sono i professionisti che hanno il compito di tutelare gli interessi dei minori né tantomeno coloro che si occupano di far rispettare ogni aspetto patrimoniale.
Quindi, in questo caso, non si può disporre della causa coniugale né tantomeno dell’assegno di mantenimento per i figli o dell’assegno divorzile per il coniuge.