Si possono detrarre dalle tasse la spesa per acquistare cibo per cani e gatti, come ad esempio le amate crocchette? Vediamo cosa dice la legge.
Chi non ama avere come animale di compagnia in casa un cane o un gatto? Non è semplice descrivere a parole il divertimento, la gioia e l’amore che si provano ad averne uno o più di uno.
Soltanto chi possiede un gatto o un cane, però, sa bene che non è sempre facile far fronte alle spese per mantenerli, soprattutto quando diventano cospicue.
Per questo motivo, molti tutori di cani e gatti si stanno chiedendo se è possibile detrarre dalle tasse le spese per acquistare le crocchette.
Siccome questo è un interrogativo legittimo che milioni di italiani si pongono, è bene chiarirlo una volta per tutte andando a vedere cosa dice in merito la legge.
C’è tempo fino al 30 settembre per l’adesione al 730 precompilato. I contribuenti sono liberi di decidere se detrarre o meno le spese affrontate durante l’anno per prendersi cura dei propri animali domestici.
La detrazione è del 19% e contempla le spese per il veterinario. La cifra massima che si può detrarre è di 550 euro, ma da questa somma va sottratta la franchigia, che è pari a 129,11 euro.
Tutori di gatti e cani avranno indietro 80 euro circa, senza peraltro obbligatoriamente essere proprietari degli animali. Basta dimostrare di avere sostenuto la spesa per avere diritto alla detrazione.
Ma, per usufruire di questa agevolazione, bisogna possedere specifici requisiti, come l’inquadramento degli amici a 4 zampe come animali per pratiche sportive o di compagnia.
Ciò vuol dire che coloro in possesso di animali usati per l’allevamento, il consumo alimentare o per svolgere attività agricole, non hanno diritto alla detrazione.
Tra le spese soggette a detrazione, ci sono i costi delle visite dal veterinario, per acquistare farmaci che lo stesso veterinario ha prescritto o di medicinali per cui non è prevista la prescrizione.
Rientrano anche le spese sostenute per le analisi di laboratorio e quelle per eventuali operazioni chirurgiche in una clinica veterinaria.
Per ciò che concerne il cibo, le tanto amate crocchette da cani e gatti sono totalmente a carico del loro tutore, quindi non soggette a detrazione.
Dunque, chiunque possegga un cane o un gatto deve rassegnarsi: le detrazioni sono soltanto quelle previste dal legislatore, parametri compresi, tra cui il non superamento del tetto massimo di reddito all’anno.
Sono ammissibili solo le spese per le prestazioni sanitarie a favore di animali detenuti legalmente. Per le crocchette o qualsiasi altra tipologia di cibo, bisogna soltanto mettere mano al portafoglio con la consapevolezza che nessuno restituirà una parte delle spese sostenute.