Aumentano le pensioni e altri assegni mensili con la rivalutazione: a novembre, specifici lavoratori potrebbero avere 632 euro in più.
L’INAIL prevede diverse forme di assistenza per i lavoratori che subiscono infortuni o si ammalano a causa dell’attività lavorativa che svolgono. Una situazione che, in molti casi, può provocare frustrazione e problemi emotivi, nonché difficoltà dal punto di vista economico.
Per questo motivo, è stato istituito l’assegno di assistenza personale continuativa che spetta, in sostanza, ai titolari di rendita che versano in uno o più condizioni di menomazione. Può essere comparato al tradizionale assegno di accompagnamento elargito dall’INPS, con il quale, però, non può essere cumulato.
Scopriamo insieme tutti i requisiti che occorrono per ottenere questa tipologia di assegno, in base alla rivalutazione effettuata dall’ISTAT per la quale l’importo è più elevato il, rispetto a quello elargito nel corso del 2022.
Grazie all’assegno di assistenza personale, alcuni lavoratori prenderanno oltre 632,94 € in più sullo stipendio. Ogni 1° luglio, infatti, l’INAIL rivaluta la liquidazione delle rendite corrisposte ai mutilati e invalidi del lavoro.
Tale rivalutazione è effettuata sulla variazione effettiva, accertata dall’ISTAT, dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno antecedente.
Per il 2023, tale rivalutazione è stata effettuata su una variazione percentuale dell’8,1% e pertanto, si stima un incremento delle prestazioni per i lavoratori che vedranno un importo paria 632,84 in busta paga.
Per il 2022, infatti, l’assegno era stabilito a 574,58 €, quindi aumentato nel corso del 2023. l’importo sarà erogato secondo le disposizioni ad ufficio vigenti: il rateo, infatti, sarà elaborato nel mese di novembre, comprensivo di arretrati.
Per poter fruire dell’assegno, bisogna rispettare determinati requisiti. Innanzitutto, sottolineiamo il fatto che tale importo non è soggetto alla tassazione IRPEF e non è cumulabile con gli altri assegni erogati dall’INPS o dallo Stato.
Tra questi, come vi dicevamo poc’anzi, è incluso anche l’assegno di accompagnamento. Nel momento in cui, inoltre, il titolare dell’assegno si ritrova ricoverato in ospedale l’integrazione della rendita sarà sospesa.
L’assegno è elargito a tutti i lavoratori che hanno subito importanti menomazioni. Tra queste possiamo annoverare la perdita di nove dita della mano, l’amputazione bilaterale degli arti inferiori, nonché la riduzione grave dell’acutezza visiva.
Inoltre, a questo si affiancano anche l’alterazione delle facoltà mentali e le lesioni del sistema nervoso centrale che comportano, inoltre, la paralisi totale dei due arti inferiori.
Non è tutto: tra le menomazioni previste, ci sono anche la perdita dell’arto inferiore e superiore, di ambedue i piedi e di una mano. Infine, sono incluse anche le infermità e le malattie che costringono il lavoratore a rimanere a letto.