Meglio dare prima gli esami più facili oppure quelli più difficili? È un dilemma che affligge gli studenti dell’Università.
Quale tipo di esami sia meglio sostenere per primi: quelli più facili o quelli più difficili? Non esiste una risposta universale a questa domanda, poiché dipende da ogni studente e dal suo percorso universitario. L’Università dovrebbe essere un periodo felice nella vita degli studenti, ma non sempre lo è.
Gli studenti affrontano diverse sfide, sia burocratiche che accademiche, come sostenere e superare gli esami. Ogni persona ha bisogno del proprio tempo per maturare e trovare il proprio metodo di studio. Cerchiamo di dare una risposta alla domanda in base alle esigenze degli studenti.
Università, come organizzare lo studio e la sessione d’esame
L’obiettivo degli studenti universitari è l’organizzazione e l’ottimizzazione dello studio per sostenere gli esami, considerando le proprie esigenze, disponibilità economiche e impegni familiari o lavorativi. L’anno accademico è diviso in due semestri accademici, con tre sessioni d’esame intervallate. Le sessioni vengono svolte nei mesi di gennaio e febbraio, giugno e luglio, e settembre (e a volte ottobre).
Differenti appelli compongono ogni sessione, che corrispondono a specifiche date in cui si può sostenere l’esame di un corso. Solitamente, sono 2 o 3 le date per semestre previste per ogni corso, le quali offrono agli studenti molte opportunità per sostenere gli esami.
Bisogna avere un approccio positivo allo studio, iniziando a studiare immediatamente per restare al passo con le varie lezioni, chiedendo chiarimenti ai professori se necessario. Se possibile, bisogna frequentare le lezioni, prendere appunti e studiare passo dopo passo le materie per evitare di doversi preparare all’ultimo momento. Inoltre, il consiglio è di sostenere le prove intermedie per liberarsi di un esame oppure di parte del programma prima dell’inizio della sessione.
Per gli studenti che non frequentano le lezioni, è consigliabile verificare quale sia il programma specifico per i non frequentanti. Questo programma di solito richiede la lettura di più libri per compensare la mancanza delle spiegazioni del docente. Inoltre, è consigliabile andare al ricevimento per ottenere familiarizzazione e chiarimenti con il docente. Infatti, anche soltanto da una spiegazione si può capire la tipologia di argomenti che il docente considera più importanti.
Università, prima gli esami facili o quelli difficili?
Quali esami sostenere prima? In generale, si consiglia di sostenere prima quelli più difficili e poi quelli più facili, ma per evitare di arrivare esausti alla fine della sessione d’esami, si può scegliere di sostenere al primo appello l’esame più difficile del semestre e lasciare quelli più facili per l’ultimo appello.
Tuttavia, ci sono studenti che hanno bisogno di molto più tempo per studiare le materie più difficili, quindi il consiglio è di sostenere entro i primi due anni gli esami più difficili, dando però l’esame difficile all’ultimo appello di ogni sessione per avere più tempo per prepararsi. Nel frattempo, si possono sostenere gli esami più semplici.
Per evitare di arrivare esausti alla fine della prima sessione di esami, si consiglia di sostenere il primo appello dell’esame più difficile del semestre e lasciare gli esami più facili per l’ultimo appello.
È importante non lasciare mai l’esame più difficile per ultimo, soprattutto nell’ultimo anno di studi, quando si inizia a pensare alla tesi. C’è il rischio di non prestare abbastanza attenzione all’esame mentre si lavora sulla tesi, non superarlo e prolungare il percorso di studi.