In questo articolo vogliamo far chiarezza sull’argomento donazioni. Quando scatta il pagamento delle tasse su di esse e quando no? Ecco che cosa dice la normativa in tal senso.
La donazione di somme in denaro o di beni immobili è una mossa assolutamente legale nel nostro Paese. Può capitare, per esempio, che un genitore doni una casa o un importo in denaro sul conto corrente del proprio figlio.
Una donazione, poi, può avvenire per tanti scopi diversi. Potrebbe, infatti, non essere fatta solo a un parente stretto, ma anche a un amico in difficoltà o a qualsiasi altro conoscente che abbia necessità di soldi liquidi in un determinato momento della propria vita.
Quello che vogliamo chiarire in questo articolo, però, è se sulla donazione il ricevente è obbligato a pagare le tasse oppure no. Una situazione non proprio chiara a tutti. Nei prossimi paragrafi daremo tutte le informazioni in tal senso. Ecco che cosa c’è da sapere.
Si pagano le tasse sulle donazioni? Ecco la risposta
La prima cosa da dire è che le tasse sulle donazioni non si pagano nel caso in cui l’importo sia di entità modica. Se un genitore, dunque, dovesse donare 500 euro o, comunque, una cifra bassa al proprio figlio, il tutto non verrà assolutamente tassato. Si tratterà, infatti, di un semplice spostamento di denaro da un conto all’altro.
Il pagamento delle tasse, poi, dipende non solo dall’importo della donazione, ma anche da un altro fattore specifico. Ci riferiamo all’effettivo grado di parentela fra il donante e chi riceve i soldi o un altro bene tassabile.
A pagare le eventuali tasse sulla donazione sarà il ricevente. Le varie somme da pagare, poi, varieranno in base alle specifiche condizioni delle due parte in caso. Il “modico valore” della donazione, infatti, dipenderà dal reddito di chi dona e di chi riceve i soldi.
La determinazione delle tasse, dunque, varia in base alle condizioni di reddito di ricevente e donante.
I casi in cui si pagano le tasse sulle donazioni
Nel caso in cui l’atto di donazione sia di valore elevato e non più modico, allora scatterà l’intervento di un apposito notaio. Questa figura provvederà a registrare l’atto di donazione e le relative imposte dovute.
Nel caso in cui la donazione sia elevata, dunque, ci sarà sempre il pagamento delle tasse su di essa. Le aliquote variano in base al grado di parentela.
Se a ricevere la donazione è il coniuge o i parenti in linea retta, allora sarà doveroso pagare una aliquota del 4% da calcolare solo sul valore che eccede il milione di euro.
Per i fratelli e le sorelle del donante, invece, l’aliquota sarà del 6% su cifre superiori a 100 mila euro. Per tutte le persone non di famiglia, invece, l’aliquota sarà dell’8%.