Prendere una casa in affitto in nero comporta guai molto seri sia per il proprietario sia per l’inquilino. Bisogna prestare molta attenzione a queste norme.
Trovare una stanza o un immobile in affitto non è assolutamente una semplice impresa. La normativa vigente prevede la sottoscrizione di un contratto di locazione, che prevede un accordo tra le parti avente ad oggetto le condizioni contrattuali ed economiche della locazione.
Per validare il contratto di affitto è necessario perfezionare la registrazione. Il contratto di locazione deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate telematicamente oppure è necessario recarsi negli uffici di zona. La registrazione viene perfezionata dal proprietario dell’immobile ed i costi sono suddivisi tra le parti.
Molti per risparmiare sulle tasse da versare decidono di non registrare il contratto di locazione. Ciò implica che si sta commettendo un reato: quello per evasione fiscale. Non registrare il contratto di locazione comporta delle conseguenze anche per gli inquilini.
Affitto in nero, cosa comporta la mancata registrazione del contratto?
La mancata registrazione di un contratto di affitto fa scattare il reato di evasione fiscale e comporta l’irrogazione di sanzioni pesanti. Evitando la registrazione del contratto di locazione non vengono versate le tasse destinate all’Erario.
Stiamo parlando dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo. Fino ad oggi tutta la responsabilità penale è ricaduta sul proprietario del bene immobiliare che non ha provveduto a perfezionare la registrazione del contratto di locazione.
Recentemente la normativa è stata aggiornata e per disincentivare i fitti in nero, ha fatto ricadere determinate conseguenze anche sull’inquilino, il quale deve dimostrare la propria ignoranza sulla mancata registrazione del contratto.
Anche lo stesso Fisco potrà fare scattare le sanzioni contro l’inquilino e contro il proprietario dell’immobile in locazione. Una volta scoperto l’affitto in nero il contratto non avrà alcuna validità giuridica.
Come regolarizzare il contratto di affitto?
Per regolarizzare la situazione, il contratto di affitto deve essere registrato anche una volta decorsi i trenta giorni di tempo necessari.
Le parti pagheranno le sanzioni per aver registrato in ritardo il contratto di locazione, ma la registrazione sarà valida a partire dalla data di sottoscrizione dell’accordo.
Come registrare il contratto di affitto?
La registrazione del contratto di locazione può essere perfezionata telematicamente autenticandosi ai servizi dell’Agenzia dell’Entrate. Non è necessario installare alcun software, ma è necessario utilizzare l’applicazione “RLI web”. Questa permette di registrare il contratto ed il versamento delle imposte di bollo e di registro.
È possibile in alternativa utilizzare il software “Contratti di locazione e affitto di immobili (RLI)”, oppure recarsi presso una sede presente sul territorio nazionale. Per perfezionare la registrazione del contratto di affitto è possibile incaricare un professionista o un intermediario abilitato o una persona delegata.