Si fa un gran parlare di sfratto con minorenni, con notizie spesso false che confondono. Vediamo quando è lecito e quando non lo è.
Chi pensa che minori, anziani o disabili presenti in casa siano sufficienti per evitare lo sfratto si sbagliano di grosso.
Se fosse stato così, le tutele e i diritti dei locatori verrebbero meno, con l’effetto che nessuno di loro affitterebbe mai la propria casa a nuclei familiari con disabili, minori o persone anziane.
In questo articolo affronteremo il tema dello sfratto di famiglie con minori, parlando specificatamente di quando è possibile e di come funziona.
Ci sono elementi di morosità a carico di una famiglia con minori? Lo sfratto diventa esecutivo. Lo dice espressamente la legge in materia.
Il proprietario dell’immobile si rivolge a un giudice per la richiesta di sfratto se il ritardo del pagamento dell’affitto ha superato i 20 giorni, ma anche degli oneri accessori.
Per quanto riguarda la presenza di uno o più minori, sarà il giudice a valutare se possono ostacolare la procedura di sfratto.
I minorenni presenti in famiglia possono soltanto influire sulla tempistica di sfratto, ma limitatamente.
Quando si tratta di inquilini morosi, con o senza figli minori, è loro diritto chiedere al magistrato il “termine di grazia”, che di solito arriva fino a 90 giorni. Il giudice può concederlo a patto che l’inquilino trovi i soldi per pagare le mensilità di affitto arretrate.
Se l’inquilino che ha firmato il contratto di affitto riesce a provare che alcuni impedimenti improvvisi hanno causato le difficoltà economiche, come un licenziamento senza preavviso oppure una grave malattia, e con l’inadempimento che è limitato a 2 mensilità, il cosiddetto termine di grazia può arrivare a 120 giorni.
Se ci sono minori, la sanatoria invece di 3 può essere esercitata fino a un massimo di 4 volte. Inoltre, a partire dalla data dell’ordinanza di sfratto, l’inquilino ha tempo fino a 6 mesi per abbandonare l’immobile, termine che può arrivare fino a 1 anno per non pregiudicare la salute dei figli minorenni.
Non ci sono procedure diverse da quelle canoniche per lo sfratto di una famiglia con minori.
L’esecuzione forzata è sempre prevista nel caso la famiglia rifiuti di lasciare l’immobile alla scadenza dei tempi previsti per legge.
Per tutelare i minori, in questi casi vengono allertati i servizi sociali, che devono salvaguardare la loro salute fisica e psicologica.
Potrebbero trovare alla famiglia un nuovo alloggio, oppure pagare alcune delle mensilità arretrate per aiutare la famiglia o, nei casi più estremi, interpellare un giudice tutelare per allontanare momentaneamente i minori dal nucleo familiare.
Mentre i genitori sono alla ricerca di un’altra casa, i figli rimarranno sotto la tutela di una comunità. Soltanto quando avranno trovato un nuovo alloggio, verranno loro restituiti.