Per i possessori di partita IVA ritorna il rilancio della flat tax: una misura valida anche per i dipendenti.
Ritorna in auge l’ipotesi di reintrodurre la flat tax, sia per i possessori di partita IVA, sia per i lavoratori dipendenti all’interno della Manovra Finanziaria che sarà introdotta a partire dal 2024. Certamente, non è una situazione semplice da gestire, considerando che il governo Meloni deve considerare anche una serie di criticità legate alla scarsità di risorse economiche, fondamentali per attuare tutti i provvedimenti in lista.
L’ipotesi della flat tax ritorna in auge in vista del lancio della nuova Manovra Finanziaria che sarà attuata a partire da gennaio 2024.
Una novità per partita IVA e lavoratori che, in un primo momento, si pensava fosse stata definitivamente accantonata, visto che non ci sono sufficienti risorse economiche per attuare quello che, nei fatti, è previsto dalla manovra.
Tra le misure, infatti, ci sono l’aumento dello stipendio, il taglio del cuneo fiscale, pari al 7%, con o senza detassazione della tredicesima, nonché cambiamenti per quel che concerne le pensioni.
La soglia dei compensi, dunque, dovrebbe aumentare e passare da 85mila a 100 mila euro, secondo quanto proposto da Lega e da una compagine di Fratelli d’Italia. Inoltre, tutti i possessori di partita IVA avrebbero la possibilità di optare per il regime forfettario, che si basa su una tassazione sostitutiva con aliquota paria al 15%.
Si può giustificare la reintroduzione dell’argomento flat tax, considerando il fatto che per i lavoratori autonomi, possessori di partita IVA, fino a questo momento, non si è fatto molto, visto che – di recenti – il focus si è concentrato, prevalentemente, su lavoratori dipendenti e pensionati.
Inoltre, una mossa del genere, potrebbe essere utile anche sul piano politico per il governo, che, nei fatti, potrebbe raccogliere più consensi in vista delle elezioni europee che si terranno l’anno venturo.
La flat tax, dunque, potrebbe essere affiancata alle modifiche IRPEF di cui si discute in manovra, anticipando la delega fiscale, anche se non per tutti.
In tal senso, nella Manovra Finanziaria 2024 potrebbe essere introdotta anche l’estensione della no tax area, ossia della soglia di reddito sotto la quale non si devono pagare tasse.
Al momento, la no tax area è caratterizzata da differenze per lavoratori e pensionati: per i primi, infatti, è fissata a 8.174 euro, mentre per i secondi a 8.500 euro. Il Governo Meloni, dunque, punterebbe all’impostazione di una soglia di reddito standard per entrambe le categorie.
Per le modifiche IRPEF, infine, l’obiettivo è quello di ridurre a tre le aliquote, che – al momento – sono quattro. Al momento sono al vaglio diverse ipotesi in merito.