Vi siete mai chiesti se sia corretto dire riga oppure rigo? In effetti si tratta di una parola che potrebbe trarre in errore. A risolvere il mistero l’Accademia della Crusca. Ecco qual è la verità.
Spesso, quando parliamo ci accorgiamo di alcune parole che siamo abituati a pronunciare in un modo, ma che tutti gli altri utilizzano con cadenza diversa. Un classico esempio è il famosissimo scatolo diffuso presso le regioni del Sud termine che, invece, diventa scatola al Nord. Una questione simile riguarda la parola riga poiché, secondo molte persone, il termine corretto è invece rigo. Chi, se non l’Accademia della Crusca, è quindi in grado di risolvere questo arcano di natura ortografica?
L’Accademia della Crusca è un’istituzione nazionale all’interno della quale lavorano esperti di lingua, ortografia, grammatica e filologia, volti a far valere la correttezza della lingua italiana nella penisola e nel mondo. Le origini di questo posto sono in realtà molto antiche, in quanto è stata fondata nel 1582 da personalità quali Bernardo Zanchini, Leonardo Salviati e Giovan Battista Deti.
Questa istituzione ha sede a Firenze e sembra avvalersi di una propria Costituzione che ha per l’appunto l’obiettivo di mantenere la lingua italiana il più pura possibile. È proprio per questa ragione che esiste un vocabolario degli accademici della Crusca e ci si rivolge a questa istituzione per scoprire i vari fonemi e la giusta scrittura delle parole.
La questione è complicata, in quanto molte persone utilizzano il tema riga mentre per altri è giusto dire rigo. In effetti questa domanda è stata posta tanti anni fa, in quanto anche i dizionari si sono ritrovati ad analizzare questa questione davvero particolare.
Secondo gli esperti, la parola riga serve a indicare una linea tracciata sopra una superficie mentre bisogna utilizzare il termine rigo per indicare una linea da riprodurre su un foglio in modo da rendere più facile la scrittura delle persone.
Questo per dire che nessuna delle due parole è corretta o sbagliata, ma molto dipende dalle proprie abitudini e soprattutto dall’utilizzo che si andrà a fare di quella determinata parola. Questo è quello che è possibile verificare sul famosissimo dizionario appartenente all‘Accademia della Crusca.
Questo è uno dei pochi casi in cui la stessa parola può essere indicata con sostantivo maschile o femminile in quanto, in linea di massima, il significato del termine non cambia.
Secondo l’Accademia della Crusca, infatti, le due definizioni possono sovrapporsi senza particolari problemi, anche se sarebbe meglio rispettare le definizioni di cui abbiamo parlato prima.
Ad ogni modo, sono davvero molti quei casi in cui, per un motivo o per l’altro, può insorgere un dubbio in merito alla scrittura di parole che abbiamo sempre utilizzato. In questi casi è quindi doveroso avere un vocabolario sottomano per verificare le proprie competenze linguistiche.