Nuove variazioni anche per quanto riguarda la gestione degli affitti brevi in Italia. Ecco che cosa sappiamo sui prossimi cambiamenti e soprattutto quando questi entreranno in vigore.
I cambiamenti in questo periodo sono all’ordine del giorno anche se, ovviamente, non è sempre possibile conoscerli nello stesso momento dell’anno. Spesso questi vengono comunicati all’occorrenza o si scoprono all’improvviso facendo cadere le persone dalle nuvole. Per evitare tutto questo siamo pronti ad affrontare i cambiamenti che si andranno a verificare sulle regole per gli affitti brevi che entreranno in vigore in Italia. Ecco quando e cosa cambierà.
Che cosa sono gli affitti considerati brevi?
Quando si sente parlare di affitto breve si fa riferimento a una tipologia di contratto di locazione che, nella maggior parte dei casi, non ha una durata superiore ai 30 giorni.
Si tratta di una procedura locale che viene teneramente riconosciuta riconosciuta dalla Legge, ma che purtroppo non prevede molte tutele, soprattutto dal punto di vista della domanda e dell’offerta.
Proprio per questo motivo la normativa è stata aggiornata più volte al fine di trovare un punto di incontro che potesse favorire la posizione dei locatari ma anche quella degli inquilini. Sicuramente è la tipologia di affitto meno in uso in Italia ma, nonostante questo, sono tantissime le persone che decidono di istituire questo tipo di contratto per vivere.
In cosa consistono i nuovi cambiamenti sugli affitti brevi?
Al fine di scongiurare la tipologia di contratto degli affitti brevi e favorire invece i contratti più classici sono stati emanati dei nuovi provvedimenti che andranno ad implementare il testo che disciplina questa materia. L’obiettivo è quello di contrastare la possibilità di intasare una determinata zona e soprattutto evitare che alcune località possano essere colpite da atti di vandalismo e abusivismo.
Una novità va appunto a riguardare l‘innalzamento delle sanzioni in quanto, ora, chi affitterà una casa per sole poche ore andrai incontro a 5.000 di euro di multa. Viene poi riaffermata l’importanza del codice identificativo nazionale, CIN, che deve essere collegato all’immobile e non al gestore.
Tra le nuove direttive anche la creazione di una piattaforma dove sarà possibile confrontare tutte le informazioni relative alla giurisdizione di alberghi, agriturismi, campeggi, dimore, residence e via dicendo, in modo da soggiornare in maniera legale in ogni momento dell’anno.
Quando entreranno in vigore i nuovi cambiamenti?
Purtroppo l’ultimo periodo è stato caratterizzato da un generale momento di confusione che non ha fatto altro che far peggiorare le condizioni di un mondo già in bilico. Da quello che sappiamo la bozza di questa legge è stata presentata durante il mese di Maggio e tra pochi giorni tutte queste normative verranno messe in atto.
Del resto le procedure erano già state aggiornate il 1° Gennaio del 2023 mentre le ultime di cui abbiamo parlato sono state applicate a partire dal 1° Giugno anche se, da ora, trasgredirle comporterà un illecito civile oltre che un reato penale.