Tra le professioni di cui si parla molto poco rientra anche quella del militare. Ma quanto guadagna un soldato che lavora nell’esercito? Ecco svelato l’importo dello stipendio.
Quando pensiamo ad una professione, quella del militare non è sicuramente la prima a venirci in mente. In realtà, però, si tratta di un lavoro vero e proprio che deve essere svolto con impegno e costanza come qualsiasi altro tipo di mansione. I militari possono lavorare presso postazioni diverse e una delle quelle più frequenti è proprio all’interno dell’esercito italiano. In questa realtà i militari si differenziano per mansione svolta e per grado ma, alla fine, ognuno di loro percepisce uno stipendio mensile. A quanto ammonta, dunque, questa cifra misteriosa che viene corrisposta ai militari ogni 30 giorni circa? Cerchiamo di scoprirlo insieme nelle prossime righe.
Le persone che vengono arruolate all’interno dell’esercito italiano vanno a ricoprire posizioni diverse a seconda della tipologia di impiego che andranno a svolgere. In linea di massima, l’esercito si compone di sei armi e tre corpi, i quali vengono a loro volta suddivise in altre specialità.
Le armi principali sono quelle di cavalleria, di fanteria, di genio, di artiglieria di trasmissioni di trasporti e materiali e infine troviamo il corpo sanitario, quello di commissariato e quello degli ingegneri. I militari potranno quindi scegliere per quale brigata lavorare anche se è chiaro che bisognerà sempre rispettare una gerarchia ben precisa.
La persona più importante è il Capo di Stato Maggiore dell’esercito, un generale che controlla tutte le forze armate e che rappresenta il massimo grado al quale aspirare, Dopo di lui il Generale di divisione, quello di brigata e poi il Colonnello. Successivamente troviamo il Tenente colonnello, il Maggiore, il Capitano, il Tenente e il Sottotenente.
La strada è ancora lunga poiché nella gerarchia si susseguono Primo luogotenente, Luogotenente, Primo Maresciallo, Maresciallo capo, Maresciallo ordinario, Maresciallo Semplice, varie tipologie di Sergenti, Graduato di primo , Graduato Capo scelto, Caporal maggiore, Caporale e Soldato.
A seconda della categoria di appartenenza, i vari soldati vengono divisi in ufficiali. sottufficiali, graduati e militari di truppa. Ognuno di loro andrà a ricoprire un ruolo diverso e saranno ben delineate le responsabilità di cui ognuno di loro dovrà tenere conto.
Ovviamente a seconda del grado si riceverà una retribuzione diversa, anche se pare che coloro che lavorano all’interno dell’esercito italiano abbiano diritto a una paga base da ripartire in 13 mensilità annuali.
Nella categoria dei graduati quello che percepisce meno è il Primo Caporal maggiore con circa 19.000 € l’anno, mentre quello che percepisce di più è il Caporal Maggiore capo scelto che può arrivarne a guadagnare più di 22.000. Agli estremi della categoria dei Sottoufficiali i sergenti con 21.000 € e il Sergente maggiore capo con quasi 24.000 € l’anno.
Un Maresciallo può guadagnare quasi 23.000 € mentre un Luogotenente superare la cifra dei 26.000 € annuali. Gli ufficiali sono sicuramente coloro che guadagnano di più in quanto i Sottotenenti percepiscono circa 25.000 € l’anno mentre i Capitani quasi 28.000.
Come nella maggior parte dei casi degli stipendi italiani, esistono delle variazioni che possono abbattersi sulla retribuzione mensile. La più grande si presenta quando un militare riceve una promozione e, quindi, finisce per raggiungere una categoria per la quale è prevista una paga diversa.
Basti pensare che, con il tempo, un Generale di brigata può arrivare a percepire anche 80.000 € lordi l’anno, cifra che si alza in caso di Generale di corpo di armata, il quale può guadagnare anche 10.000 € al mese. In alcuni casi subentra inoltre una cifra che andrà corrisposta in associazione allo stipendio e che prende il nome di indennità di carica.
Questa non viene elargita solo ai militari, ma anche ad altre forze speciali come quelle appartenenti alla Guardia di finanza e ai Carabinieri.
In questo modo sarà possibile raggiungere il più alto guadagno all’interno delle pubbliche amministrazioni statali. Le cifre aumentano anche in caso di lavoro straordinario. orario notturno e festivi anche se l’aumento varierà ancora una volta in base alla categoria di appartenenza.
Da menzionare poi il compenso forfettario di impiego, un’indennità giornaliera da garantire in caso di orario di lavoro prolungato e i vari assegni e indennità che vengono concesse ai militari.