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Economia e Finanza

Pensione senza contributi, quanto spetta di diritto a chi non ha mai lavorato

È davvero possibile andare in pensione senza aver mai versato i contributi? Quanto spetta di diritto a chi non ha mai lavorato? Scopriamolo.

Pensione senza contributi – oipamagazine.it

Lo Stato italiano non abbandona chi non ha mai versato un contributo all’INPS o ne ha versati pochi per raggiungere l’anzianità contributiva richiesta per andare in pensione. La normativa vigente stabilisce che per accedere all’assegno previdenziale sia necessario aver versato almeno 20 anni contributi, in alcuni casi l’anzianità contributiva scende a 15 anni e in altri casi bastano 5 anni di contributi per i contributivi puri. Una volta compiuti i 67 anni è necessario valutare il numero di contributi versati all’INPS e se il numero di contributi è pari a zero o non è sufficiente, si può accedere ad alcune misure assistenziali e non all’assegno pensionistico INPS. Non è possibile andare in pensione senza aver versato alcun contributo, ma è possibile accedere a misure assistenziali erogate dallo Stato a chi si trova in uno stato di difficoltà e di bisogno economico. Di quale misura assistenziale stiamo parlando? Ecco di quale rendita si tratta e a quanto ammonta.

Pensione senza contributi: a quale misura assistenziale accedere?

La normativa vigente stabilisce che sia possibile accedere alla pensione avendo raggiunto una determinata età ed avendo versato un tot di contributi all’INPS.

Non tutti i lavoratori riescono a versare l’ammontare di contributi previdenziali richiesti dalla normativa e non tutti i cittadini riescono a versare i contributi per accedere alla pensione.

Una volta raggiunta l’età di 67 anni, chi non è riuscito a versare i contributi previdenziali per accedere all’assegno pensionistico, potrà accedere ad una misura assistenziale: l’assegno sociale, ex pensione sociale. Si tratta di una prestazione di natura assistenziale che non è reversibile ai familiari.

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Per poter accedere a questa prestazione assistenziale erogata dall’INPS è necessario aver compiuto i 67 anni d’età, mentre in passato la variabile anagrafica era pari a 65 anni. Il requisito anagrafico non è l’unico requisito per poter accedere all’assegno sociale. La normativa vigente stabilisce che bisogna rispettare altri determinati requisiti per richiedere la prestazione assistenziale.

Prestazione assistenziale Inps: quali sono i requisiti necessari?

Oltre al rispetto della variabile anagrafica dei 67 anni, ci sono altri requisiti che devono essere rispettati per poter accedere all’assegno sociale INPS.

assegno sociale requisiti – Oipamagazine.it

È necessario avere la residenza sul territorio italiano e rispettare determinati requisiti economici, che cambiano di anno in anno. Per il corrente anno 2023 il limite reddituale richiesto per poter accedere all’assegno sociale è pari a circa 6.550 euro per i single, mentre per le persone coniugate il limite reddituale è pari a 13.100 euro.

A quanto ammonta la prestazione sociale erogata dall’INPS?

L’importo spettante varia di anno in anno: per l’anno 2023 l’ammontare erogato è pari a 503 euro che viene riconosciuto per tredici mensilità.

L’ammontare annuo è pari a circa 6.545 euro. L’importo “pieno” spetta a tutti coloro che non maturano altri redditi, altrimenti la prestazione assistenziale viene ricalcolata tenendo debitamente conto del reddito maturato.

Quindi, si deve sottrarre dai 6.545 euro l’ammontare del reddito personale maturato. Ad esempio, se in un anno si matura un reddito pari a 1.500 euro, è necessario decurtare dai 6.545 euro l’importo di 1.500 euro per calcolare l’importo dell’assegno sociale spettante.