A dicembre potrebbe verificarsi un grande nuovo aumento sui cedolini della pensione. Approfondiamo insieme osservando i calcoli che potrebbero essere fatti dal sistema.
Da tempo si sta pensando ad una soluzione valida per garantire l’aumento delle pensioni. Questo perché il potere d’acquisto delle stesse non è mai aumentato mentre il costo di beni e servizi di cui la vita ha bisogno è in continua crescita. A quanto pare importanti novità si manifesteranno già nell’ultimo mese dell’anno, periodo in cui è previsto un grande aumento sui cedolini. Ecco dunque che cosa abbiamo scoperto su questo argomento e un piccolo calcolo di quello che potrebbe comportare la nuova riforma sui prossimi aumenti degli assegno pensionistici.
A chi saranno rivolti gli aumenti a sorpresa nel mese di dicembre?
Lo Stato sta lavorando all’aumento dei cedolini pensionistici per la maggior parte degli aventi diritto. Questo significa che molte delle persone che percepiscono un qualche tipo di trattamento pensionistico potranno notare un leggero aumento nell’importo dell’ a partire dai prossimi mesi o dal nuovo anno.
Questo assegno mensile verrà aumentato in quanto l’inflazione dell’ultimo periodo non accenna a stabilizzarsi e non consente di comprare beni e servizi che consentano la vita fino alla fine del mese. La premier italiana Giorgia Meloni ha quindi spiegato di come intenda introdurre un bonus una tantum per cercare di aumentare l’importo delle pensioni nel mese di dicembre e dare una tregua a tutti i pensionati d’Italia.
Non è di certo la prima volta che si propone un intervento simile, in quanto a Luglio e a Novembre sono stati corrisposti bonus dal valore di 200 e 150 €. Per non parlare poi della revisione sulle tasse della tredicesima.
In che modo aumenteranno i cedolini a Dicembre?
Secondo quanto dichiarato dallo Stato e dal Governo negli ultimi giorni, la riforma andrà a verificarsi a dicembre, in quanto verrà erogato un nuovo bonus una tantum che andrà a dare sollievo ai pensionati che rientrano nelle categorie più indigenti.
Ci riferiamo a coloro che non superano i 35.000 € di Reddito ISEE all’anno. In questo caso, quindi, si provvederà a ridurre ulteriormente le tasse della tredicesima comportando una spesa ridotta di circa il 15% rispetto agli anni passati.
Sicuramente mancano ancora molti punti da essere approfonditi e verificati, in quanto, al momento, si tratta di un tema che non vede ancora una soluzione definitiva. Da quello che sappiamo, molto probabilmente, tutto verrà definito a seguito dell’emanazione della Legge di Bilancio del 2024.
Quasi sicuramente però, i cambiamenti saranno percepibili nei prossimi cedolini che risulteranno più ricchi rispetto al passato. A Settembre, per esempio, si assisterà alla percezione dei soldi legati alla dichiarazione del 730, che in molti casi darà luogo a molti rimborsi. Da non sottovalutare anche quello che concerne gli sgravi su tutte le tasse come ad esempio l’IRPEF.
Il nuovo calcolo sul cedolino della pensione
Per capire come verrà elargita la nuova pensione e i conseguenti cambiamenti sulla stessa basterà effettuare un piccolo calcolo che andrà ad analizzare le soglie dell’IRPEF in base all’importo annuo complessivo legato alla percezione dei vari trattamenti pensionistici. Chi per esempio ha guadagnato 18.000 € all’anno potrà subire un ricalcolo IRPEF di importo superiore a 100 €, i quali verranno detratti in rate variabili fino a Novembre.
Più la cifra sarà alta e più complessi saranno i ricalcoli da effettuare ma, in linea di massima si tratta di cifre davvero molto facili da gestire. Ovviamente il calcolo è puramente indicativo in quanto bisognerà esaminare i titoli di acconto gli imponibili dell’IRPEF, i pagamenti delle edizioni regionali, quelli di imposta 2023 e le trattenute che si sono subite
nell’arco degli 11 mesi precedenti.
Ancora una volta rivolgersi al CAF può essere la soluzione giusta, in quanto saranno loro a provvedere hai dovuti calcoli e a dare delle indicazioni più precise ai contribuenti.
Questo perché, anche se gli elementi da prendere in considerazione sono sempre gli stessi, non bisogna cadere nell’errore, del resto molto facile da commettere. Se non avete esperienza quindi evitate gli sbagli e rivolgetevi a chi di dovere per ottenere dei calcoli precisi e ponderati. Considerate questa riforma giusta o era meglio mantenere la vecchia formulazione?