Partono le domande per ottenere il contributo del 10% su tutte quelle spese portate a termine per il Superbonus al 90%. Ma come muoversi e come effettuare la richiesta nel modo giusto? Lo scopriamo insieme nel testo che segue.
Per effettuare la domanda per il contributo del 10%, è molto importante eseguire delle istruzioni precise. Si tratta di domande che possono essere inviate a partire dal 2 ottobre.
Attraverso il DL aiuti quater, è stato introdotto il superbonus al 90%, un contributo dedicato a coloro che possiedono degli immobili, o a chiunque ne abbia diritto reale di godimento, e che hanno un reddito che non va oltre 15.000 euro.
L’agevolazione va a coprire il 10% di tutte le spese non agevolate che sono state sostenute con il superbonus nel 90%.
All’inizio, il superbonus era stato studiato come un’agevolazione che dava la possibilità di ottenere una detrazione del 110% anche se, durante quest’anno, dopo numerosi modifiche la percentuale è arrivata al 90%.
Non mancano però dei casi particolari dove il cittadino è costretto a coprire il 10% delle spese di tasca propria per quanto riguarda i lavori di efficientamento e ristrutturazione, cifra che viene poi coperta dal contributo che dà lo Stato.
L’agevolazioni quindi va a coprire una parte delle spese che non sono più coperte dal superbonus al 110%, in quanto nel 2023 soltanto il 90% degli interventi possono essere detraibili.
Il contributo può essere chiesto per tutte quelle spese concluse dal primo gennaio del 2023 fino al 31 ottobre 2023 e risulta essere valido per tutti quegli immobili che rientrano nella categoria di prima casa.
Può essere sfruttato anche per coprire le spese per il rifacimento di zone comuni del condominio.
Attraverso un provvedimento dell’Agenzia delle entrate, sono stati stabiliti le modalità e i termini per l’invio delle domande. Ogni richiesta potrà essere fatta a partire dal 2 ottobre del 2023 fino alla fine dello stesso mese attraverso un invio telematico il quale può essere fatto accedendo all’aria riservata del portale dell’agenzia.
Ogni domanda può essere presentata dal richiedente, se possiede le credenziali di accesso, oppure avvalendosi di un intermediario.
Questo contributo può essere richiesto soltanto da coloro che nel 2022 avevano un reddito che non andava oltre 15 mila euro.
Per conteggiare tale valore, ci si riferisce ai criteri inseriti nel DL aiuti quater. Inoltre i soggetti in questione devono possedere la proprietà o avere un diritto di godimento sull’immobile oggetto degli interventi.
Inoltre è molto importante che l’immobile in questione sia adibito ad abitazione principale. Possono prendere parte al contributo anche eventuali eredi che conservano la detenzione sull’immobile, basandosi sugli interventi fatti dal deceduto.
Il 23 settembre è stato reso pubblico il modello per la presentazione della domanda, un modello in cui il richiedente deve aggiungere un’autodichiarazione insieme al codice fiscale e all’iban su cui ricevere il contributo.
Dopo aver presentato la domanda, verrà rilasciata una ricevuta in cui si certificherà che la domanda è stata presa in carico.
Solo in un secondo momento, si otterrà l’esito della richiesta. La cifra del contributo si calcola basandosi sulla spesa a carico del richiedente per un importo che non va oltre 96.000 euro.
Visto che il contributo è pari al 10%, lo Stato restituirà al cittadino non più di 9.600 euro.