Vi siete mai chiesti quanto vale il patrimonio degli enti ecclesiastici siti in Italia? Se questa domanda attanaglia la vostra curiosità, cercheremo di fornirvi una risposta nelle prossime righe.
Quando si parla di Italia non si può altro che fare che menzionare la Chiesa. Sicuramente si tratta di un’istituzione basilare per la nostra cultura e, come tutti sappiamo, è impossibile non lasciarsi suggestionare dalle opere ecclesiastiche presenti sul suolo italiano. Si tratta di un ambiente davvero molto sfarzoso, motivo per cui diversi immobili vengono annoverati come proprietà degli enti ecclesiastici in Italia. Il patrimonio della Chiesa è in continua espansione ed è per questo che risulta difficile dare un’entità a tutto ciò che risulta essere di sua competenza. Cerchiamo comunque di approfondire il discorso relativo al patrimonio degli enti ecclesiastici presenti sul suolo italiano.
Le istituzioni religiose site in Italia sono in possesso di un grande patrimonio immobiliare che si estende per tutta la penisola. Questo perché la religione sfrutta ambienti come orfanotrofi, strutture sanitarie, conventi, case di riposo e scuole, catalogando tutte queste strutture sotto il suo nome.
Si parla quindi di edifici molto ampi e destinati all’uso collettivo, anche se non sempre in questi posti viene dedicato spazio all’esercizio pubblico del culto. Il Sole 24 ore ha quindi effettuato un’indagine volta a scoprire quali di questi luoghi risultano di proprietà della Chiesa e la scoperta è stata sconcertante.
Oltre a tutti quegli edifici che conosciamo come chiese, mausolei, ospedali, cliniche orfanotrofi, scuole medie, dell’infanzia e persino licei, esiste una categoria di edifici che non vengono considerati. Stiamo parlando di ampie strutture abbandonate e inutilizzate che non possono essere sfruttate a causa dell’inagibilità.
È proprio per questo motivo che la Chiesa avrebbe deciso di proporre un progetto di riqualificazione. Questo perché gli edifici coinvolti dalla stima superano il 40% dei possedimenti disabitati e ripristinarli potrebbe significare dare una possibilità in più a tutte le persone meno facoltose.
Un chiaro esempio del successo di questo progetto è rappresentato da un Hotel a 5 Stelle che sorge nel capoluogo milanese. L’Hotel che risponde al nome di Potrait è stato inaugurato nel 2022 proprio lì dove c’era un seminario arcivescovile che per anni è stato abbandonato e disabitato.
Se invece ci focalizziamo sulle zone dove brulicano le strutture appartenenti agli enti ecclesiastici è importante sapere che questi sono sparsi per tutto il territorio italiano. Al Nord Italia si contano più di 12.000 edifici motivo, per cui le Regioni Settentrionali sembrano detenere il primato in questa classifica.
Nel Centro Italia, invece, le quote scendono, anche se Roma sembra essere il capoluogo con più strutture
ecclesiastiche in assoluto.
Basti pensare che solamente nella capitale sono presenti più di 2000 edifici registrati come appartenenti alla chiesa. Queste strutture sono presenti anche al Sud, anche se in numero certamente minore rispetto alla media. Le ricerche parlano di come, per esempio, a Napoli sia possibile trovare 255 edifici di stampo ecclesiastico, numero che scende a circa 180 a Palermo e 142 a Catanzaro.
Ad ogni modo sommare tutti questi edifici comporta il raggiungimento di un risultato non da sottovalutare, in quanto sono davvero tanti i beni che, ancora oggi, appartengono alla Chiesa ma che, purtroppo, non vengono sfruttati con le potenzialità giuste.
Dopo aver elencato la dislocazione dei vari immobili appartenenti agli ecclesiastici in Italia, è impossibile non chiedersi quanto questi possano valere in termini patrimoniali. A conti fatti, parliamo di quasi 46.000 edifici la cui superficie si avvicina molto ai 40 milioni di metri quadri.
Un tesoro infinito che sembra non conoscere confini e che potrebbe risultare estremamente importante in termini di risorse economiche. Solo per i muri si parla di un valore di circa 43 miliardi di euro, ai quali però andranno aggiunti eventuali annessi. Parliamo per esempio delle antiche opere d’arte che è possibile trovare all’interno degli edifici più antichi.
E’ proprio per questo che in alcuni casi viene richiesta una tutela a parte da alcune associazioni che amministrano questo aspetto estremamente delicato. Qui non si tratta quindi di cifre di poco conto, ma di un patrimonio che per molti risulta persino difficile da immaginare. Se la chiesa decidesse di ripristinare le condizioni di questi edifici potrebbe garantire una risorsa in più per moltissime persone, in quanto sono davvero molti gli spazi sprecati e mal gestiti.