Roma vara un nuovo piano di azione per il cambiamento climatico, condividendo pienamente l’accordo di Parigi.
Al fine di tutelare l’ambiente in cui viviamo, Roma ha pensato di adeguarsi all’accordo di Parigi con un piano personale che ne segua le orme. La città, dunque, punta al potenziamento del trasporto pubblico, alla riqualificazione del patrimonio edilizio, nonché al ripopolamento delle zone verdi, piantando centinaia di migliaia di alberi. L’amministrazione cittadina, a questo punto, ha come obiettivo principale quello di ridurre le emissioni che, nella Capitale, sono particolarmente alte.
Al fine di contrastare il cambiamento climatico degli ultimi anni, Roma ha pensato di introdurre il nuovo piano di azione che ricalca, in sostanza, i punti previsti dall’accordo di Parigi.
L’obiettivo è quello di effettuare una corretta transizione ecologica della Capitale, in virtù del fatto che la città è continuamente esposta ad emissioni che hanno raggiunto un livello importante.
Questo piano, nel dettaglio, prevede l’abbassamento delle emissioni, al 66,3% entro il 2030. Si tratta, dunque, di un obiettivo molto importante e anche complicato da raggiungere, considerando il fatto che il primo Paes stabiliva la soglia al 51,5%.
Effettuando un paragone con l’anno 2003, le emissioni si sono ridotte del 35% e, rispetto al 2015, dell’11%.
Sul piano dei numeri, vediamo una differenza sostanziale: si è passati, infatti, da 12,905 milioni nel 2003 a 8,411 milioni di tonnellate di CO2 nel 2019, anno in cui è iniziata la pandemia di Coronavirus e, di conseguenza, anche diversi blocchi della circolazione.
È necessario, pertanto, fare sempre più passi in avanti verso un futuro più ecologico, cercando di coniugare il rispetto dell’ambiente alla crescita economica.
Come sottolinea il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il piano elaborato punta a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, mediante “interventi concreti” che puntano, nei fatti, a “rinnovo, rigenerazione e cambiamento di abitudini“.
Per fare ciò, come evidenzia il primo cittadino, si dovranno attuare specifiche azioni che coinvolgeranno, di conseguenza, le comunità energetiche, ma anche una ridefinizione del piano dei rifiuti e una riqualificazione dell’edilizia.
In tal senso, sono fondamentali anche tutti gli sforzi da compiere per quel che concerne la decarbonizzazione entro il 2030, come sottolinea l’assessora Alfonsi.
Quest’ultima, infatti, ha spiegato che l’amministrazione si sta impegnando a più livelli, “a cominciare dal piano di forestazione urbana attraverso i progetti finanziati dal PNRR e dal Decreto Clima“.
Non solo. Alfonsi, infatti, rivela che saranno attuati anche degli “interventi cruciali per attenuare il fenomeno delle isole di calore e migliorare la qualità dell’aria, poi, le azioni per favorire l’economia circolare previste dal piano rifiuti e i progetti per la diffusione delle energie rinnovabili”.