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Economia e Finanza

Tutte queste categorie di lavoratori hanno diritto a rifiutare il lavoro notturno

Sapevi che esistono alcune categorie di lavoratori che per legge hanno il diritto di rifiutare il lavoro notturno?

Lavorare di notte – Oipamagazine.it

Alcuni lavori richiedono lo svolgimento di determinate mansioni durante l’orario notturno. Sicuramente questa fascia non è gradita a tutti, in quanto si tratta di un momento che solitamente le persone dedicano al riposo. Bisogna però fare di necessità virtù ed è per questo che, qualora l’azienda lo richiedesse, bisogna rendersi disponibili nel coprire questo turno. Il dovere è di tutti, tranne dei lavoratori che stiamo per menzionare nei prossimi paragrafi.

Che cosa si intende per turno di notte?

Alcuni lavori, soprattutto quelli che hanno a che fare con l’assistenza e con la produzione in fabbrica, necessitano della presenza di alcuni turni che per forza di cose devono svolgersi durante la notte. Questo perché è impossibile interrompere l’offerta di alcuni servizi oppure perché la notte risulta il momento ideale per portarsi avanti con la produzione.

Chi può non lavorare di notte – Oipamagazine.it

È proprio per questo caso che si parla di turno di notte ovvero un periodo di tempo che dura all’incirca 7 ore consecutive e che deve essere caratterizzato da fascia oraria che va dalle 00 alle 5 del mattino.

Ogni azienda poi può avvalersi di proprie regole, anche se questi due orari sono fondamentali per l’accredito di questa tipologia di lavoro. Ovviamente, infatti, il turno può essere anche più lungo e deve essere svolto per almeno 80 giorni lavorativi all’anno.

Quali categorie di lavoratori possono rifiutare il turno di notte?

Quando ci si presenta in un’azienda in cui viene svolto il lavoro notturno non sempre si sa che esistono delle eccezioni per alcune categorie di lavoratori. La legge infatti riconosce come alcune persone non possano ricoprire tale orario lavorativo ed è proprio per questo che le esenta da tale dovere.

Lavoro notturno – Oipamagazine.it

Questo a causa di alcune condizioni familiari mediche e molte altre situazioni che potrebbero abbattere questo dovere. Le persone ipovedenti, per esempio, possono esulare dal lavorare durante la notte, in quanto non godono di una vista perfetta per lavorare in questo momento della giornata.

Anche le madri di famiglia possono rifiutarsi fino a quando il bambino non compie un anno di vita. Stessa cosa per chi ha delle persone a cui bisogna prestare assistenza. Ovviamente questi lavoratori non devono essere discriminati, ma deve essere offerta loro la possibilità di svolgere altre mansioni durante l’orario diurno.

Quali altri lavoratori possono rifiutare le mansioni notturne?

Oltre a quelli citati in precedenza, esistono altri lavoratori che possono rifiutarsi di ricoprire il turno notturno. Fra questi la madre lavoratrice con un figlio non ha ancora compiuto 3 anni o, in alternativa, anche il padre. Vale lo stesso per oppure il lavoratore che risulta l’affidatario del figlio convivente con un’età inferiore ai 12 anni.

Anche i lavoratori minorenni possono essere esclusi dal lavoro notturno a meno che non abbiano compiuto 16 anni. In questo caso però, il datore di lavoro deve segnalare il fatto all’Ispettorato territoriale del lavoro, dichiarando come non sia possibile svolgere il lavoro in altro modo.