I cittadini che hanno meno di 35 anni andranno in pensione in un particolare momento della loro vita. Ecco cosa stabilisce la Legge.
Il tempo passa, ma la questione relativa al trattamento pensionistico non smette di essere all’ordine del giorno. Ogni volta, infatti, vengono emanate delle nuove riforme per quanto concerne il trattamento pensionistico e l’erogazione dell’assegno che ogni mese viene atteso con sempre più ansia. Se i pensionati di oggi sono preoccupati in merito al loro futuro, figurarsi quelli che, forse, la pensione la vedranno solamente con il binocolo. Un nuovo studio ha però messo in rilievo le prospettive che riguarderanno il futuro di coloro che si affacciano oggi sul mondo del lavoro. Ecco dunque quando potrebbe andare in pensione un ragazzo di circa 35 anni.
I giovani e il mondo della pensione
Quando si fa riferimento alla pensione si pensa ad un particolare momento della vita che subentrerà nella fase della terza età. La pensione è infatti un sussidio economico che viene concesso a tutti coloro che hanno raggiunto una certa età e hanno che versato una quantità di contributi ben definita allo Stato.
Purtroppo però, gli italiani non sono contenti dell’importo dei vari assegni pensionistici, in quanto il costo della vita è aumentato e spesso l’assegno non permette di arrivare alla fine del mese. Si stanno quindi cercando delle soluzioni per restituire la dignità persa a questi ex lavoratori. Anche il Governo di Giorgia Meloni si sta muovendo a tal proposito, cercando di rivedere i progetti pensionistici già a partire dal 2024.
Il primo intervento consiste nel stabilire una cifra minima che consenta alle persone di arrivare fino alla fine del mese. Pare che questo importo verrà portato a 600 o 700 € già a partire dai primi mesi del 2024, anche se l’obiettivo finale sarebbe quello di sfiorare la cifra dei 1.000 € al mese nel minor tempo possibile.
Quando andranno in pensione i ragazzi che oggi hanno 35 anni?
Se la questione delle pensioni preoccupa gli anziani, due pensieri cominciano a comparire anche nella mente dei più giovani. I lavoratori si chiedono, infatti, quando potranno beneficiare della pensione visto gli innumerevoli cambiamenti che si stanno manifestando nell’ultimo periodo.
A dare voce a tutti questi ragazzi il Consiglio nazionale dei giovani, che ha per l’appunto avviato una sorta di ricerca per capire quando potranno accedere alla pensione i ragazzi che oggi hanno meno di 35 anni.
Lo studio ha dimostrato che, salvo nuovi cambiamenti, chi ha meno di 35 anni potrà andare in pensione solo dopo averne compiuti 70, più precisamente 74. Come se tutto questo non fosse già di per sé piuttosto pesante, l’importo dell’assegno pensionistico sarà molto più basso di quello di oggi, andando a superare di poco l’introito della pensione sociale.
Si parla quindi di cifre che a 74 anni supererebbero di ben poco i 1.000 € al mese. Leggermente favoriti saranno coloro che, invece, hanno una partita IVA in quanto potranno guadagnare quasi 1.200 € netti al mese.
Per quale motivo i giovani di oggi andranno in pensione così tardi?
È davvero molto facile capire come siano diversi i fattori che hanno comportato l’evoluzione della vita media e quindi la possibilità di andare in pensione più tardi rispetto al passato. Alla base di questo ragionamento c’è la speranza di vita ovvero l’aspettativa che incide sulla concessione della pensione.
L’età media delle persone si è allungata, in quanto la società e la medicina permettono di combattere le malattie e vivere più a lungo.
Così facendo le persone godranno di un buonissimo stato di salute e riusciranno a lavorare per più anni, andando in pensione più tardi. Allo stesso modo la quantità di contributi di versare rimarrà la stessa motivo per cui i giovani, entrando più tardi nel mondo del lavoro, si ritroveranno ad accedere alla pensione ad un’età più avanzata.
Anche i contratti di lavoro penalizzano questo aspetto, in quanto sono spesso dotati di una scadenza e si perde molto tempo per trovare un nuovo lavoro quando i rapporti vari cessano di esistere.
Per non parlare poi dell’impossibilità di svolgere il lavoro che si preferisce. Questi sono i fattori per cui i giovani fanno il loro ingresso nel mondo del lavoro in maniera più tardiva, riducendo così le aspettative di godere della pensione nei tempi previsti dalla Legge.