Gli scienziati della Texas A&M University hanno trovato un modo per trasformare le mosche soldato nere decedute in plastica biodegradabile.
Le mosche adulte potrebbero essere trasformate in polimeri che non permangono nell’ambiente. All’incontro autunnale dell’American Chemical Society, i ricercatori hanno spiegato come le mosche soldato nere possano essere utilizzate come fonte chimica per produrre plastica che può biodegradarsi.
Il gruppo di ricercatori statunitensi ha impiegato 20 anni a sviluppare metodi per trasformare prodotti naturali – come il glucosio ottenuto dalla canna da zucchero o dagli alberi – in polimeri biodegradabili e digeribili che non rimangono nell’ambiente.
Questi polimeri degradabili sono utilizzati anche per cibo, carburante, edilizia e trasporti: ed è qui che entrano in gioco le mosche soldato nere.
Secondo i ricercatori, la plastica derivata dalla chitina della mosca soldato nera non incide sull’ambiente, come la plastica tradizionale.
Secondo lo studio, pare che le mosche adulte siano “meno utili” e vengano scartate dopo la loro breve vita. Pertanto, si utilizzano le mosche decedute, ricavandone “qualcosa di utile”, come ha affermato Cassidy Tibbetts, che lavora al progetto.
La chitina – un polimero non tossico derivato dallo zucchero che rafforza l’esoscheletro di insetti e crostacei – è un componente importante delle mosche morte.
Il team ha utilizzato questa chitina per creare un idrogel in grado di assorbire 47 volte il suo peso in acqua in un minuto.
Per questa ragione, può essere utilizzato nel terreno per assorbire l’acqua delle inondazioni e – quindi – rilasciare lentamente l’umidità durante i successivi periodi di siccità.
Ciò ha permesso di estendere tale idea anche alla realizzazione di bioplastiche – policarbonati o poliuretani, in primis – solitamente ricavati da prodotti petrolchimici.
I ricercatori affermano che queste plastiche non contribuiranno all’inquinamento da plastica, poiché i prodotti realizzati con questi elementi chimici sono progettati per degradarsi una volta scartati.
Tale sviluppo solleva alcune domande sul benessere degli animali. Secondo una società di ricerca, la domanda di questo insetto è in crescita e tale mercato dovrebbe crescere del 30,5% su base annua per raggiungere quasi 4 miliardi di dollari entro il 2033.
Le mosche soldato nere sono, principalmente, allevate per le loro larve, utilizzate nel cibo per animali domestici e per i rifiuti.
Anche se insetti come questi sono visti come alternative sostenibili alle proteine animali, a causa della loro bassa impronta di carbonio e del fabbisogno di risorse, quelli allevati con mangimi in competizione con le colture alimentari umane possono avere un impatto ambientale maggiore rispetto alle fonti proteiche tradizionali.
Un’impennata della domanda significherebbe aumentare la produzione della proteina della mosca soldato nera a livelli industriali, il che presenta un rischio maggiore di contrarre e diffondere malattie.
Ciò può, a sua volta, avere effetti dannosi sia sulle popolazioni umane che su quelle animali. Inoltre, i cambiamenti climatici e l’agricoltura causati dall’uomo sono stati collegati a un calo del 50% delle principali popolazioni di insetti.