Ci sono delle grosse novità in ambito pensioni: una nuova semplificazione, che consentirebbe di andare prima in pensione.
Nessuna novità per le pensioni anticipate con l’approvazione del nuovo Decreto Lavoro. L’unica, se così si può dire, è quella che ha prorogato al 2025 il contratto di espansione per uscire dal lavoro 5 anni prima.
Adesso pare che ci siano delle novità che riguardano le pensioni anticipate. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Nuova semplificazione: cosa prevede?
Da ora è in vigore la possibilità di andare in pensione anticipatamente riunendo tutti i contributi previdenziali che sono stati versati presso diversi enti.
In pratica, trattasi di una semplificazione pensionistica totalmente nuova che consente ad alcuni lavoratori di andare in pensione prima, rendendo più semplice ricostituire la storia pensionistica in un’unica gestione previdenziale senza dover sborsare denaro.
Solitamente, infatti, per riunire i contributi previdenziali che sono stati versati presso enti diversi si fa ricorso alla ricongiunzione contributiva, la quale prevede dei costi, che in alcuni casi sono anche alti.
In genere, la legge afferma che più contributi bisogna ricongiungere, tra cui reddito e età del lavoratore, più elevato è l’onere.
La ricongiunzione viene espressamente richiesta dall’interessato (quindi non avviene in automatico) con il trasferimento dei soldi inerenti a tutti i contributi versati durante l’ultima gestione.
Quanto detto è particolarmente vantaggioso per coloro che hanno maturato uno scatto di carriera nel corso degli ultimi anni lavorativi prima del pensionamento, poiché otterrà un calcolo finale ben maggiore della pensione unica.
Ma chi potrà usufruire di questo nuovo sistema di uscita anticipata? I professionisti che sono iscritti presso le Casse previdenziali private e i lavoratori autonomi.
Il motivo è perché la legge consente di ricongiungere tutti i contributi previdenziali che sono state versati nelle casse private di previdenza per liberi professionisti insieme a quelli che sono stati versati nelle gestioni obbligatorie di previdenza sia per lavoratori privati che pubblici, ma anche per gli autonomi.
Chiunque desidera avvalersi di questa semplificazione per uscire anticipatamente dal lavoro, deve soltanto fare richiesta di ricongiunzione contributiva soltanto presso la gestione a cui è iscritto all’atto della domanda.
Possibile riduzione dell’importo della pensione
Se da un lato questo nuovo sistema è vantaggioso perché consente la pensione anticipata senza pagare costi, dall’altro potrebbe portare a una riduzione degli importi della pensione finale.
Ma qual è il motivo di questa possibile riduzione dell’importo? Il tasso di ricalcolo pari al 4,5% che verrebbe usato, che è molto più alto rispetto agli anni scorsi, dove era dell’1%.