Se fai parte di queste categorie, allora potresti lasciare il lavoro e andare in pensione a fine anno. Ecco tutti i dettagli in merito.
Il tema riguardante le pensioni tiene banco costantemente nel nostro Paese. I vari aspetti, infatti, interessano tutta l’opinione pubblica e generano spesse polemiche e accuse su più fronti.
C’è chi, infatti, vorrebbe una completa riforma di tutto l’aspetto pensionistico nel nostro Paese, con l’abolizione della Legge Fornero.
Quello che c’è da dire, però, è che sarà molto complicato per l’attuale Governo – nonostante le pressioni su più fronti – cambiare le regole attuali in riferimento alle pensioni.
Le risorse a disposizione, infatti, non permettono un margine d’azione troppo ampio. Rendere più “morbida” la Legge Fornero, dunque, sarà difficile anche nel 2024.
Nel nostro paese le regole generali prevedono la pensione di vecchiaia possibile al raggiungimento dei 67 anni di età con 20 anni almeno di contributi versati.
Con 42 anni e 10 mesi di contributi versati, poi, sarà possibile sfruttare la pensione anticipata ben prima di questo limite temporale.
Esistono, però, tante piccole situazioni particolari per ogni cittadino. In questo articolo vogliamo rendere noto ai nostri lettori quali lavoratori potranno uscire dal mondo del lavoro e andare in pensione il 31 dicembre del 2023. Ecco tutti i dettagli in merito.
L’entrata in pensione per questi lavoratori a fine 2023
Oltre ai pochi soldi da poter canalizzare nel mondo delle pensioni, a pesare su una riforma sostanziale c’è anche l’aspetto relativo alle poche nascite. In Italia, quindi, aumentano sempre di più i pensionati e diminuiscono i giovani.
Per il 2024 sono in tanti ad attendere la conferma di 3 diverse modalità per poter andare in pensione in modo, per così dire, “alternativo” rispetto alle due regole generali menzionate prima.
Ci riferiamo a Opzione Donna, Quota 103 e all’APE Sociale. Opzione Donna fa riferimento alla possibilità che molte persone di sesso femminile hanno per avere la pensione di anzianità con requisiti anagrafici diversi rispetto alle regole.
In pratica, alcune donne possono andare in pensione con largo anticipo. Si tratta di una possibilità che possono sfruttare le donne per lasciare il mondo del lavoro con almeno 35 anni di contributi a partire dai 60 anni d’età – in alcuni casi anche con un anticipo di uno o due anni.
Con Opzione Donna, però, l’importo mensile della pensione sarà di circa il 30% in meno rispetto alle normali forme di pensione di vecchiaia o di pensione anticipata. Questo è “lo scotto da pagare”.
Scopriamo ora chi potrà andare in pensione il 31 dicembre del 2023 sfruttando Quota 103 oppure l’APE Sociale. Ecco tutti i dettagli in merito.
Pensione a fine anno per queste categorie di lavoratori
Quota 103 e APE Sociale potrebbero essere confermate anche nel 2024. Quello che sappiamo su questi sistemi pensionistici, però, riguarda la possibilità che alcuni lavoratori possono sfruttare entro il 31 dicembre del 2023 per poter lasciare il mondo del lavoro e godersi la meritata pensione.
Quota 103 offre la possibilità a una fetta di lavoratori di andare in pensione anticipata al raggiungimento di 41 anni di contributi e di 62 anni d’età o, comunque, in modo tale che la somma totale di anni e contributi raggiunga il valore di 103.
Il 31 dicembre del 2023, sfruttando Quota 103, avranno possibilità di accedere alla pensione tutte le persone nate fra il 1960 e il 1962.
L’APE Sociale, invece, potrà essere raggiunta da tutti i lavoratori con almeno 63 anni d’età e un’anzianità di contributi pari a 30, 32 o 36 anni, a seconda dei vari casi.
Possono sfruttare l’APE Sociale tutte le persone che sono attualmente disoccupate o che debbano assistere in modo continuo il proprio coniuge o un parente di primo grado affetto da handicap molto grave.
Anche chi è stato costretto – per un infortunio o un aumento di invalidità – a ridurre la propria capacità lavorativa potrà contare su questa misura. Per tutti i casi appena menzionati, comunque, sarà doveroso rispettare il limite d’età e quello dei contributi versati.
Chiunque rispetta i requisiti, potrà accedere all’APE Sociale entro il 31 dicembre di quest’anno.
Sarà importante sapere, poi, che l’APE Sociale non sarà una vera e propria pensione, ma un sostegno sociale erogato per 12 mesi l’anno fino all’effettivo raggiungimento della pensione di vecchiaia.