Andare in pensione a 63 anni d’età avendo raggiunta un’anzianità contributiva pari a 30 o 36 anni: ecco come fare e quanto prendere.
L’anno 2023 è un anno ricco per chi deve andare in pensione e sono previsti casi specifici per andare in pensione in anticipo dal lavoro.
Chi compie 65 anni d’età potrebbe avere interessanti opportunità per andare in pensione in anticipo senza dover attendere il compimento dei 67 anni. Fino a quando non sarà raggiunta l’effettiva età pensionabile si potrà percepire l’assegno ponte.
Nella prossima Finanziaria l’esecutivo non introdurrà una vera e propria riforma pensionistica strutturale, che consenta di superare i limiti introdotti dalla Riforma Fornero, ma saranno prorogate alcune misure previdenziali già operative. Saranno prorogate l’Ape Social, Quota 103 e Opzione Donna. Inoltre, potrebbe essere estesa anche la misura Quota 41 per tutti.
Come andare in pensione in anticipo?
Per l’anno 2023 sono previste diverse misure previdenziali che consentono di andare in pensione in anticipo.
È possibile richiedere l’assegno previdenziale una volta raggiunti i 65 anni d’età e avendo maturato un’anzianità contributiva pari a 36 anni. Questa possibilità è concessa a tutti i lavoratori gravosi che possono accedere all’Ape Sociale, misura che verrà prorogata dalla Legge di Bilancio.
In altri casi, è possibile andare in pensione anticipata con un montante contributivo pari a 30 anni.
Quando andare in pensione a 63 anni?
La normativa vigente consente di accedere alla pensione anticipata avendo compiuto 63 anni d’età e aver versato almeno 30 anni o 36 di contributi.
In quale caso è possibile andare in pensione a 63 anni? Ogni caso deve essere valutato ad hoc. Possono accedere al trattamento pensionistico tutti coloro che hanno compiuto i 63 anni e appartengono ad una delle seguenti categorie:
- essere invalidi civili con % pari ad oltre 74 punti,
- essere disoccupati e aver cessato di ricevere l’indennità di disoccupazione da almeno tre mesi,
- essere caregiver,
- aver svolto un’attività gravosa per almeno sei anni negli ultimi sette.
In genere basta aver maturato un’anzianità contributiva pari a 30 anni per poter accedere all’Ape Social. Chi svolge un lavoro gravoso deve aver versato 36 anni di contributi previdenziali.
Anche le donne lavoratrici possono accedere all’Ape Social con un minore numero di anni di contributi: è riconosciuto uno sconto di 12 mesi per ogni figlio per un massimo di 24 mesi. Si tratta di un’interessante soluzione per tutte quelle categorie di lavoratori che necessitano di poter andare in pensione in anticipo.
Andare in pensione con Quota 41
Coloro che hanno iniziato a lavorare nel 1982 possono andare in pensione con un’anzianità contributiva di 41 anni.
Ciò vale per chi è in possesso dei requisiti previsti per Quota 41, misura prevista per i lavoratori precoci che desiderano accedere alla pensione anticipata.
Non è richiesto alcun requisito anagrafico da rispettare, ma è necessario essere lavoratori precoci e aver maturato un anno di contributi versato prima del compimento del diciannovesimo anno di età.
Per accedere a questa misura pensionistica è necessario appartenere ad una di queste categorie: essere addetti ai lavori gravosi, essere disoccupati e invalidi al 74%.
Andare in pensione con Opzione Donna
Un’altra soluzione per andare in pensione a 63 anni è quella di accedere a Opzione Donna, che prevede un ricomputo contributivo dell’assegno pensionistico.
Ciò comporta una riduzione dell’importo dell’assegno.