L’Assegno di Inclusione sta per rimpiazzare il Reddito di Cittadinanza. In alcuni casi la nuova sovvenzione potrebbe risultare più ricca di quella vecchia. Scopriamo insieme perché.
Tutti siamo consapevoli di come il Reddito di Cittadinanza sia stato abolito e di come al suo posto stia per entrare in vigore l’assegno di inclusione. La nuova risorsa ha fatto ampiamente discutere anche se, a conti fatti, per alcune famiglie l’assegno di inclusione potrebbe essere decisamente più conveniente. Ecco gli elementi atti a supportare tale ipotesi.
Addio al reddito di cittadinanza: al suo posto l’assegno di inclusione
Lo Stato italiano ha deciso di dire definitivamente addio al reddito di cittadinanza una misura che forse, a conti fatti, ha fatto più danni che altro. I beneficiari di questo sussidio infatti percepivano una rendita mensile in quanto non riuscivano a trovare un lavoro.
Per molti però si è trattato di un escamotage volto a truffare lo Stato in quanto rifiutavano le offerte formali per continuare a lavorare in nero. Il Governo ha quindi deciso di intervenire sulla questione rimuovendo il reddito di cittadinanza poiché ha favorito la crescita del tasso di disoccupazione.
Al suo posto verrà però introdotto l’assegno di inclusione, un bonus di circa 350 € che verrà offerto a tutti coloro che rispetteranno la presenza di determinati requisiti. In questo caso il bonus è nominale, motivo per cui all’interno della stessa famiglia potrebbero essere più persone a percepirlo.
Per quale motivo l’assegno di inclusione è più conveniente rispetto al Reddito di cittadinanza?
Ad un primo impatto l’assegno di inclusione risulta essere più povero rispetto al vecchio reddito di cittadinanza. In questo caso infatti verranno concessi 350 € al mese da investire in determinate attività e solamente per il periodo massimo di un anno.
Il reddito di cittadinanza, invece, consisteva nel versamento di circa 800 € al mese a nucleo familiare, diritto che si poteva rinnovare ogni 18 mesi. In realtà però la nuova riforma sociale potrebbe portare più vantaggi agli aventi diritto, in quanto è cumulabile con altre indennità.
Lo scopo di questo bonus è quello di favorire i cittadini in merito all’introduzione nel mondo del lavoro, motivo per cui si potranno affiancare a queste risorse altre possibilità formative e sociali.
Assegno di inclusione: l’opinione della ministra Calderone
Ovviamente questo discorso è stato fatto dalla ministra del lavoro Marina Calderone, la quale ha dichiarato di come il nuovo assegno di inclusione sarà proprio un investimento che lo Stato ha deciso di fare nei confronti di coloro che cercano lavoro.
Questa risorsa è molto facile da utilizzare e pare che al momento siano arrivate quasi 50.000 domande da parte di cittadini che vogliono attingere a questo nuovo provvedimento. Ovviamente la maggior parte delle domande pervenute è stata effettuata da Caf e Patronati, in quanto molte persone non dispongono delle competenze tecniche per avviare le dovute richieste dalla piattaforma dedicata.
Ad ogni modo sembra che il portale dedicato all’iniziativa stia funzionando davvero bene e che, con il tempo, arriverà ad essere efficiente e soprattutto utilizzato da ogni categoria sociale.