A chi spetta pagare il funerale quando muore un genitore? Ecco la risposta che ci fornisce la legge in merito.
La vita non è sempre dolce e spensierata motivo per cui, prima o poi, dobbiamo affrontare dei momenti dolorosi che lasceranno in noi una profonda cicatrice. Sicuramente il momento legato alla dipartita di un genitore appartiene ai momenti da considerarsi come i più tristi di sempre. Vengono infatti a mancare le guide, le colonne portanti della nostra vita, quelli che ci hanno permesso di fare il nostro ingresso in questo mondo. Il funerale non è mai una procedura così facile da gestire. Che cosa sappiamo in merito alle spese da sostenere laddove sia un genitore a morire? Chi deve pagare il funerale?
Quando viene a mancare una persona importante può non essere facile essere lucidi. In quel momento si viene avvolti da un turbinio di emozioni e gli aspetti pratici e legali possono risultare di difficile lettura per tutti. Ad ogni modo è bene informarsi sui giusti argomenti, in modo da non farsi mai trovare impreparati.
Nonostante la perdita subita, bisogna infatti muoversi e provvedere all’organizzazione del funerale. Si tratta di una procedura che può avere un costo compreso dai 1.000 ai 4.000 €. Molto dipende dal tipo di cerimonia scelta e, soprattutto, dalle possibilità della famiglia che si occuperà di queste spese.
Per quanto riguarda le detrazioni per ogni funerale non si possono scaricare più di 1.550 €. Bisogna poi prendere in considerazione diverse pratiche, come ad esempio la comunicazione che andrà fatta alla banca per comunicare il decesso della persona.
È poi importante sapere che la Legge offre anche la possibilità di non eseguire la cerimonia. In questo caso si potrà procedere alla sepoltura o si potrà portare la salma nel luogo atto alla cremazione.
Secondo quanto disposto dalla Legge il funerale va pagato dagli eredi del defunto, i quali dovranno corrispondere le diverse parti richieste in base alle quote ereditarie e alle proprie possibilità.
Questo significa che se una coppia ha due figli, i due non dovranno pagare la stessa quota, ma dare il loro contributo in base alle loro possibilità e a quanto previsto dalla loro eredità.
Qualora, invece, fosse ancora in vita il coniuge, il 50 % delle spese verrà sostenuto da lui mentre la restante parte verrà suddivisa per ognuno dei figli presenti.
L’unico modo per non pagare il funerale del defunto è la rinuncia in caso di eredità In questo caso non si avrà nessun obbligo nel pagare la cerimonia o la sepoltura ma, al tempo stesso, si andranno a perdere tutti i beni e i titoli predisposti dall’eventuale testamento.
Se gli eredi non sono in possesso delle giuste risorse per poter pagare il funerale o nel caso in cui dovessero rinunciare e quindi non essere più obbligati a farlo, sarà il Comune a doversene occupare.
Spetta infatti al Comune di residenza pagare le spese funerarie per tutti coloro che non ne hanno la possibilità e per chi vive in condizioni di grandi ristrettezze economiche. La stessa cosa si verifica quando i familiari non sono interessati a sostenere questa spesa e quindi sarà lo Stato a doversene fare carico.
La terza ipotesi prevede la possibilità di pagare le spese del funerale dagli importi del defunto. In questo caso è necessario che gli eredi si rechino presso il loro Comune, dichiarando di essere gli unici discendenti della persona venuta a mancare.
Con questa richiesta e la presentazione dell’atto di morte verranno sbloccati i conti del defunto e, così facendo, si potrà provvedere al pagamento delle somme dovute all’impresa funebre. È sempre molto importante trasmettere il prima possibile la notizia della morte della persona alla banca presso la quale questa aveva affidato i propri conti.
In realtà non è prevista nessuna sanzione penale o amministrativa nei confronti di chi non provvede a comunicare tale notizia. Si tratta però di un processo che va a garantire la tutela del conto anche laddove qualcuno volesse prelevare dallo stesso in maniera illegittima.