Sono sempre di più gli scarti di animali utilizzati nel mondo della cosmetica, dei prodotti attraverso i quali si dà vita a dei veri e propri prodotti di bellezza.
Si parla di scarti come bava di lumaca e placenta di pecora, dei veri e proprio elementi preziosi per la realizzazione di prodotti cosmetici, medicinali oppure alimentazione.
Spesso capita che alcuni scarti di animali si trasformino in una vera e propria risorsa utilizzata per dar vita a delle eccellenze. D’altronde, è accaduto anche di realizzare vestiti con i mozziconi delle sigarette.
Spesso infatti il desiderio di possedere una pelle luminosa è talmente tanta al punto da arrivare a spendere fino a €300 per utilizzare una maschera a base di placenta di pecora.
Si tratta del trattamento lifting “bee bee”, il quale deriva proprio dal verso dell’animale che pare avere un enorme effetto benefico sulla pelle.
Infatti, la pelle del viso appare, fin da subito, rigenerata e luminoso anche perché all’interno della placenta sono presenti numerose proteine e peptiti capaci di attivare ogni cellula staminale della pelle andando a favorire la rigenerazione di ogni tessuto.
Una bevanda molto pregiata che viene ricavata da bacche digerite parzialmente e defecate dallo zibetto indonesiano viene venduto fino a €800 al kg.
Una bevanda preziosa dove, gli enzimi digestivi, vanno ad intaccare la parte esterna della barca in modo che si modifichi la struttura delle proteine che vanno a determinare l’acidità della bevanda stessa.
Così facendo, il gusto amaro tende a diminuire andando così a proporre un sapore molto più morbido e in cui non manca un retrogusto di caramello e cioccolato.
Molto pregiato e anche il black Ivory una bevanda il cui costo arriva fino a 85 euro.
In molti di sicuro hanno sentito parlare anche della bava di lumaca, un’ottima alleata per curare la pelle.
Si tratta di un ingrediente utilizzato in prodotti il cui costo è variabile al punto che ci sono creme proposte a poche decine di euro fino a prodotti il cui prezzo supera i €100.
Molto importante è che le lumache da cui si estrae la bava, abbiano più di un anno di vita e che vengono prelevate dal loro habitat, pulite da ogni residuo del terreno e inserite all’interno di un recipiente predisposto per raccogliere la bava.
In seguito, vengono manipolate e delicatamente spostate, così da fare in modo che si inneschi la produzione di secrezione.
Passiamo poi al crine di cavallo, un prodotto che proviene dai peli della criniera e dalla coda degli equini.
Si fa riferimento ad un vero e proprio materiale versatile sfruttato in numerose industrie tra cui anche quello tessile in cui, unito da altre fibre, dà vita a dei veri e propri capolavori.
Viene anche sfruttato per lavori di imbottitura, per creare archetti, pennelli e spazzole oppure per dar vita ad attrezzi da pesca.