Il Reddito di cittadinanza sta per svanire del tutto, ma se qualcuno ha già detto addio a questo sussidio altri potranno beneficiarne ancora fino a dicembre.
Il sussidio di Reddito di cittadinanza è stato di grande aiuto per milioni di famiglie, ma con la salita di Giorgia Meloni al Governo, le cose sono cambiate drasticamente. Infatti, solamente una parte dei beneficiari potranno goderne ancora fino a dicembre, ma altri hanno già salutato tale assegno.
Reddito di cittadinanza, stop ad alcune famiglie
Sono stati anni durissimi quelli che ha dovuto affrontare l’Italia e molte famiglie si sono trovate in seria difficoltà. In molti hanno perso il lavoro, altri hanno dovuto chiudere le proprie attività e la maggior parte di loro non sapevano come arrivare a fine mese.
Per fortuna non siamo mai stati abbandonati dallo Stato che ogni giorno ha elaborato delle strategie per aiutare chi è stato in seria difficoltà.
Uno di questi aiuti è stato rappresentato dal Reddito di cittadinanza, ossia un assegno mensile di importo erogato sulla base del proprio ISEE. Molte famiglie quindi sono riuscite a sbarcare questo periodo, ma la Meloni non è mai stata d’accordo con questo provvedimento.
Infatti, una volta salita lei al Governo ha pensato e proposto molte altre misure, ma ha voluto abolire il Reddito di cittadinanza.
Alcuni dei beneficiari hanno già detto addio all’assegno nel mese di luglio, mentre altri ad agosto. Solamente pochi nuclei potranno beneficiarne fino alla fine di dicembre, ma sono veramente pochi.
A dicembre stop definitivo al Reddito di cittadinanza
Alcune famiglie, hanno avuto l’ultimo assegno del Reddito di cittadinanza nel mese di luglio, mentre altri hanno avuto ancora agosto.
Tuttavia, c’è qualcuno che potrà goderne fino a dicembre, ma sarà davvero l’ultima data disponibile. Infatti, dal 1 di gennaio del 2024 il Rdc verrà sostituito dall’Assegno di inclusione sociale.
Chi ha ancora questa possibilità sono quelle famiglie che hanno persone disabili all’interno del nucleo, chi ha a carico persone con più di 60 anni e ove ci sono minorenni. Ad ogni modo, nell’anno corrente il Reddito di cittadinanza è riconosciuto per un massimo di 7 mensilità e chiaramente non si potrà superare la data del 31 dicembre 2023.
Chi è escluso da questo beneficio?
Partiamo subito con il dire che sono esclusi da tale provvedimento tutti coloro che sono stati presi in carico dai servizi sociali nel periodo dei 7 mesi. Parliamo dunque di persone che non sono attivabili al lavoro, ossia non abili al lavoro. La presa in carico non avviene automaticamente, ma deve essere comunicata entro il 31 ottobre 2023 all’INPS.
Le politiche sociali e il Ministero del lavoro dovranno avviare la pratica attraverso il portale GEPI. Chi è considerato escluso da tale provvedimento sono anche le famiglie al cui interno hanno a carico persone disabili, che siano esse minorenni o maggiorenni. Infine, nuclei con a carico persone con oltre 60 anni.
Anche loro però dovranno tenere bene a mente che tale beneficio è fruibile solamente entro il 31 dicembre 2023.
Ad ogni modo, dal nuovo anno tali famiglie potranno comunque accedere alle nuove misure politiche o a tutte le attività proposte e previste per accompagnare coloro ritenuti idonei al mondo del lavoro verso un percorso lavorativo.
Non cambia nulla invece quello che riguarda l’Assegno unico per i figli e la quota integrativa del Rdc verrà integrato con esso.
Tutto questo non cambierà per i nuclei che hanno a carico figli disabili o minori che hanno diritto alla percezione fino alla fine di quest’anno. In questi casi comunque la quota totale e finale non sarà calcolata sulla misura integrale, ma subirà un taglio netto sulla base della scala di equivalenza.
Attenzione però. Sono o saranno fornite delle chiare indicazioni per tutti coloro che si sono visti sospendere il sussidio dopo la settima mensilità e per quelli che progressivamente lo vedranno sospeso.
Questi però sono soggetti a cui permangono i requisiti per la fruizione dell’assegno unico o universale anche dopo la sospensione del Reddito di cittadinanza.
Se il cittadino non presenterà la domanda, l’INPS prevede comunque la prestazione ai nuclei con figli maggiorenni con i requisiti previsti dalla legge. Riassumendo, potranno beneficiare ancora del sussidio:
- famiglie con a carico minorenni;
- famiglie con a carico disabili, maggiorenni o minorenni;
Infine, famiglie con a carico persone ultra 60enni.