Ottenere un mutuo non è così semplice: esiste, però, anche un’età massima entro cui richiederlo. Ecco le opzioni disponibili.
C’è chi sceglie di vivere in affitto e chi, invece, preferisce investire dei soldi per comprare la casa dei propri sogni. Alle volte le coppie dispongono della giusta quantità di denaro per procedere a tale investimento mentre, nella maggior parte dei casi, bisogna affidarsi a fonti esterne. Chi è in possesso di una piccola parte di denaro potrà comunque chiedere un finanziamento mentre, laddove si necessitasse di più fondi, si opta per il mutuo. Ottenere questo beneficio non è però così scontato, in quanto sono davvero moltissimi i fattori che vengono esaminati prima del responso. Fra questi rientra per l’appunto l’età massima dei richiedenti. Ecco fino a che età sarà possibile richiedere il mutuo.
Quando si parla di mutuo si vanno a toccare delle corde che richiedono grandi competenze nella materia che si andrà a trattare.
Accendere un mutuo con la banca vuol dire stipulare una sorta di contratto che permetterà di beneficiare di una certa somma per l’acquisto di un immobile.
Un mutuo, a differenza di molti altri prestiti, ha una durata molto più lunga, in quanto in alcuni casi può durare persino 30 anni. Bisogna poi considerare la presenza di tassi fissi ma anche dei variabili e sarà proprio il richiedente che valuterà quali commissioni pagare.
La banca ha quindi bisogno di moltissime garanzie, in quanto si vanno a concedere cifre di denaro molto alte e ci si deve tutelare, soprattutto laddove l’utente non possa pagarle. Per quanto riguarda i giovani esistono moltissime sovvenzioni, alcune delle quali permettono di avere il mutuo al 100%.
Dopo i 36 anni invece, le cose cambiano in quanto il mutuo non viene più concesso al 100% ma solamente dall’80 in giù.
È poi doveroso avere un contratto di lavoro e, qualora questo non bastasse, un garante che vada a certificare la posizione del richiedente. Spesso le banche non sono propense a concedere mutui a persone di una certa età, in quanto, trattandosi di un prestito a lungo decorso, non sempre queste riusciranno a pagarlo.
Nonostante esistano delle tutele per chi sottoscrive il mutuo e per chi lo concede, le banche hanno fissato un limite di età che potrà essere richiesto per ottenere questa sovvenzione. Oltre i 60 anni è molto difficile accendere i mutui, in quanto le banche sono restie a concederlo.
Fino a quella fascia di età non ci sono quindi particolari problematiche anche se, con il trascorrere degli anni, potrebbero essere più numerose le garanzie richieste a chi vuole sottoscrivere questa particolare condizione.
Ovviamente si tratta di linee generiche, in quanto alcune banche non guardano l’età, ma le potenzialità e altrettanti fattori che possono far sembrare il cliente un buon acquisto .
Possiamo dire che la Legge non ha mai fissato un limite di età per richiedere il mutuo ma la soglia dei 60 anni è un limite convenzionale di cui molte banche e istituti bancari si avvalgono.
l limite massimo finanziabile, invece, può spaziare da 75 a 80 anni, anche se, in questo caso, non si fa riferimento al momento in cui viene richiesto il mutuo, ma all’età che il soggetto dovrà avere al termine del contratto stesso.
Come detto prima, i limiti sono molto variabili, in quanto alcune banche amano osare più, altre meno. In linea di massima però, ci si sofferma sul rischio di insolvenza ovvero l’impossibilità da parte del richiedente di saldare le date concordate per il pagamento del mutuo.
Ad una certa età si ha più facilità di perdere il lavoro e non trovarne un altro. Se la persona è in pensione l’importo mensile è piuttosto basso e quindi non sempre si avrà la possibilità di pagare una rata come il mutuo.
Con l’aumentare dell’età salgono anche le prospettive relative e la mortalità, motivo per cui il contratto potrebbe interrompersi da un momento all’altro. Per fortuna esistono tantissime altre possibilità come la fideiussione e il pegno.
Nel primo caso la parte che chiede il mutuo si impegna a saldare la banca offrendole il suo patrimonio. Il pegno invece, si verifica con l’accensione di un’ipoteca su altri beni mobili o immobili.