In caso di crollo di calcinacci la responsabilità è del condominio? Chi è tenuto a risarcimento dei danni? Cerchiamo di fare chiarezza sull’argomento.
Nonostante si faccia tutto per agire in termini di sicurezza può sempre manifestarsi qualche sinistro che potrebbe avere delle conseguenze più gravi di quanto sia possibile immaginare. Pensiamo per esempio ad un condominio che comincia perdere i calcinacci. In questo caso, laddove dovessero insorgere dei danni a cose e persone, chi sarà responsabile del risarcimento dei danni provocati da questo incidente? A risponderne sono gli inquilini, l’amministratore o il proprietario dello stabile? Ecco che cosa sappiamo
I calcinacci sono dei pezzi di intonaco e di strutture che possono staccarsi dall’edificio e colpire cose persone e quindi anche automobili. Ci si chiede quindi di chi sia la responsabilità di tale sinistro.
In linea di massima per il condominio non è una responsabilità diretta laddove il caso si sia verificato per condizioni imprevedibili ed eccezionali. Si tratta quindi di un cataclisma causato da una calamità naturale mentre non viene accettato un violento acquazzone laddove ci si trovasse in un periodo dell’anno in cui le tempeste sono comuni.
Nel caso in cui ad essere colpita sia stata una vettura è importante sapere che spetta sempre un risarcimento anche laddove il soggetto coinvolto non sia legittimo proprietario del veicolo. Vale quindi lo stesso per un’auto in leasing.
Per avviare la pratica è doveroso presentare una richiesta formale all’amministratore del condominio. Si tratta quindi di una domanda di risarcimento che dovrà essere mandata tramite una fonte ufficiale come la PEC oppure attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno.
Solitamente queste procedure offrono un periodo massimo di 15 giorni per pagare ma, laddove ne servissero di più, sarà comunque compito dell’amministratore e dell’assemblea condominiale procedere all’autorizzazione del pagamento. Se invece le parti si dimostrassero contrarie nell’effettuare il rimborso si procederà per istanza in civile intentando una causa con l’avvocato di fiducia.
Come nella maggior parte dei casi, anche i condomini di sporgono di un’assicurazione che può essere utile laddove si dovessero manifestare casi simili. In questo caso l’assicurazione deve procedere al risarcimento.
Questo perché il crollo viene annoverato come possibile danno che la polizza deve essere in grado di coprire. Ovviamente non sarà il diretto interessato a contattare la compagnia, ma l’amministratore che dovrà denunciare l’incidente entro tre giorni da quando questo si è verificato.
Per quanto riguarda l’entità da corrispondere, invece, è impossibile dare una risposta certa in quanto bisognerà individuare ogni danno nella sua singolarità e procedere alla stima con la quale effettuare il rimborso finale. Ecco quindi come viene annoverata la questione agli occhi della Legge.