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Il ruolo dei popoli indigeni nella protezione delle foreste

Anche se non tutti ne sono a conoscenza, i popoli indigeni ricoprono un ruolo molto importante per quanto riguarda la protezione delle foreste. Questi infatti riescono a svolgere numerosi compiti importanti.

Popoli indigeni- Oipamagazine.it

I popoli indigeni infatti riescono a conciliare la sostenibilità economica oltre che agli interessi della comunità, riuscendo così a raggiungere la conservazione di zone per scopi culturali e spirituali.

Il ruolo delle popolazioni indigene

Durante i primi giorni del mese di agosto, in occasione della giornata internazionale dei popoli indigeni, si è posta all’attenzione sul parere pubblico mondiale riguardo ai diritti e al ruolo di ogni comunità locale che si trova nel pianeta.

In Brasile si è riunito il Summit di 8 Paesi della foresta amazzonica con lo scopo di andare alla ricerca di strategie che vadano a risolvere un problema alla deforestazione, andando così, ancora una volta, a porre l’attenzione sul legame che c’è tra le comunità native e le foreste.

Molto spesso capita infatti che le popolazioni indigene vengano minacciate.

Abbastanza chiaro è stato il messaggio dei popolo indigeni del Sud America i quali hanno affermato: “L’Amazzonia è viva e si prende cura di chi la protegge”.

Le foreste infatti risultano essere un volto molto importante per l’esistenza di numerose comunità indigene presenti sia in Europa che in America, in Africa o in Asia.

Ruolo dei popoli indigeni- Oipamagazine.it

Basti pensare che nel mondo intero sono circa 1,6 miliardi di persone che dipendono tra esse per il loro sostentamento.

Come salvaguardare le aree naturali

Nel 2020, la on NG è andata a promuovere la FSC Indigenus Foundation, un’iniziativa a livello globale governata dal consiglio il quale è stato eletto da rappresentanti indigeni nel mondo intero, al fine di coinvolgere in maniera attiva tale comunità.

Tre sono gli esempi di esperienza in cui si dimostra che l’alleanza tra le popolazioni indigene insieme ai gestori forestali che riescono a fare la differenza per quanto riguarda la protezione di zone naturali.

Analizziamole insieme uno ad uno:

  • Vietnam. Gli abitanti che si trovano nei villaggi di Chenh Venh e di Ho fanno parte della minoranza etnica Van Kieu che sono situati all’interno della foresta pluviale in cui, 1561 ettari sono stati in grado di ottenere la certificazione di buona gestione forestale. Numerose sono le comunità che in Vietnam hanno deciso di percorrere la stessa strada andando ad imparare da tale esperienza;
  • Canada, nell’intero territorio canadese, 1,7 milioni di soggetti che prendono il nome di First Nations, Metis e Inuit Sono sparse in ben 600 comunità del posto e la maggior parte di loro dipende strettamente dalle foreste per quanto riguarda l’acqua pulita, le medicine e la sicurezza alimentare.
    E’ presente anche una dipendenza anche per la fibra di legno che vede una domanda sempre più crescente nel mondo intero e che quindi ha bisogno di un equilibrio tra conservazione e uso;

    Foresta- Oipamagazine.it

  • Lituania. Qui, troviamo il Parco Regionale del Neris il quale ha ottenuto la certificazione FSC nel 2004 che mette a disposizione 10.000 ettari di siti storici e paesaggi unici insieme a micro habitat per specie che purtroppo sono in via di estinzione tra cui lo scarabeo eremita.

Inoltre all’interno della foresta di quercia troviamo delle tribù baltiche insieme ad una delle foreste più grandi delle querce da quale fa appartiene alla rete natura 2000.
All’interno di questo parco, tutto il legno molto risulta essere un vero e proprio valore da proteggere in quanto il 5% dei tagli viene effettuato direttamente dal suolo così che ci sia la possibilità di conservare tutti gli equilibri naturali.