Tutte le case in affitto prevedono un canone di locazione. Scopriamo insieme quanto dovresti pagare di affitto nella casa in cui abiti.
Vivere in affitto vuol dire corrispondere una certa quota economica al proprietario di casa ogni mese. Sono diversi i fattori che contribuiscono alla definizione del prezzo ma, in alcuni casi, questi sono totalmente sbagliati o non corrispondono alla realtà. Nell’ultimo periodo poi tutto è aumentato tranne il valore dello stipendio e del salario che purtroppo gli mancano gli stessi da anni. Questo non fa altro che far crescere il divario tra le famiglie più ricche e quelle più povere, le quali molto spesso non hanno i soldi per mantenersi e tanto meno per pagare la quota di un affitto. Cerchiamo dunque di fare chiarezza sulla questione, tentando di capire a quanto dovrebbe corrispondere l’entità del pagamento del tuo affitto.
Quali sono gli elementi che definiscono il prezzo dell’affitto?
Per stabilire la quota di affitto da pagare a livello mensile è necessario prendere in considerazione moltissimi fattori che possono incidere sul prezzo stesso. Il primo di tutti è relativo alla tipologia di locale che si andrà a mettere in affitto, in quanto un’area commerciale è sicuramente diversa rispetto ad un locale destinato alla residenza.
Ovviamente bisogna considerare le dimensioni del locale che si andrà ad affittare, il numero di stanze presenti all’interno dello stesso e tutte le zone circostanti come terrazze, balconi e in alcuni casi i cortili.
Il luogo può fare la differenza, in quanto abitare in un Paese è sicuramente più economico rispetto al centro città. Questo perché, in quest’ultimo caso, si potrà beneficiare di servizi molto più variegati e si avrà la possibilità di spostarsi senza troppi problemi. Una media di tutti questi fattori andrà a rivelare quanto ogni persona è tenuta a corrispondere al proprietario di casa per il pagamento della quota mensile dell’affitto.
Quanto costa vivere in affitto?
Vivere in affitto è sicuramente più costoso rispetto all‘atto di acquistare casa. Questo perché i soldi corrisposti per l’affitto verranno depositati per un bisogno temporaneo, mentre quelli relativi alla vendita utilizzati per un bene che continuerà ad esistere nel tempo.
Ad ogni modo, gli esperti di UILPA hanno dimostrato come attualmente i canoni d’affitto abbiano come media un costo di circa 13 o 15 € al metro quadro. Proprio per questo vivere in un appartamento di 50 metri quadri potrebbe costare tra i 650 e i 680 €, prezzo che però ha subito un decisivo rincaro negli ultimi mesi.
Gli affitti sono infatti molto più alti in zone come Firenze, Milano, Roma, Torino e Venezia, grandi città dove il prezzo d’affitto per metro quadro può arrivare a sfiorare anche i 25 €. I paesi più piccoli, invece, sono molto più economici in quanto il canone d’affitto arriva massimo a 5 € al metro quadro. Si tratta comunque di cifre molto alte per un lavoratore medio che arriva a percepire fra i 1.300 e i 1.500 € al mese.
Quanto dovresti pagare d’affitto nella tua casa?
Se sei giunto fino a questo punto siamo riusciti a catturare la tua attenzione. E’ allora giusto procedere in maniera più specifica, cercando di capire quanto dovresti pagare per vivere all’interno della tua casa in affitto.
Per effettuare questo calcolo dovrai essere a conoscenza di alcune regole ben precise. In realtà non dovresti spendere più del 30% del tuo stipendio per quanto riguarda il pagamento dell’affitto. Questo perché i guadagni dell’intero anno dovrebbero essere almeno 40 volte il totale dell’affitto mensile versato.
Nel caso in cui tu guadagnassi 500 € dovresti quindi guadagnarne almeno 20.000 per poter sostenere questo tipo di spesa e non rimetterci.
Il pagamento dell’affitto è quindi una tassa piuttosto onerosa soprattutto per tutte quelle persone che perdono il lavoro o per chi come i pensionati vede delle entrate mensili piuttosto basse e spesso soggette ad oscillazioni di vario tipo.
Ricordati quindi che per sapere con precisione quanto spendere per il canone dell’affitto dovresti prendere in considerazione queste ultime due regole e poi valutare tutti i parametri espressi nel paragrafo precedente. Si tratta di accorgimenti a cui molto spesso non viene dato il giusto valore, ma che in caso di difficoltà e soprattutto in termini di legalità possono fare la differenza. Eri consapevole di tutto questo?