Spesso si sente parlare della pratica dell’Italian Sounding, un qualcosa che potrebbe causare molto danni per tutti quei prodotti che sono italiani al 100%.
Insomma, questo è un vero e proprio danno verso tutti i prodotti made in Italy che fanno fatica ad essere riconosciuti come tali proprio a causa di questa pratica illegale. Ma vediamo insieme tutto ciò che c’è da sapere su questo argomento.
In Italia, la pratica in cui si vanno a limitare i prodotti alimentari nostrani, prende il nome di Italian Sounding.
Numerose infatti sono le aziende che mettono in atto la pratica fraudolenta di commercializzazione, andando a spacciare i loro prodotti per specialità italiane.
Per riuscirci infatti sfruttano immagini, nomi e colori che ci riportano alla mente l’Italia.
Infatti, il falso alimentare in Italia sembra aver superato i 100 miliardi soltanto nel corso dell’ultimo decennio.
Si tratta di dati che ci fanno capire che i prodotti che richiamano l’Italia soltanto dal nome sono molto ricercati, anche se quelli fasulli sono riusciti ad andare ben oltre il made in Italy originale.
Andando quindi a citare le somme, in tutto il mondo, due prodotti agroalimentari sono tre sono falsi.
Diversi sono gli effetti negativi che l’Italian Sounding può avere sulle esportazioni italiane.
Infatti, tale pratica va a danneggiare l’immagine di tutti i prodotti made in Italy i quali vengono proposti nel mondo intero.
Inoltre, i consumatori si trovano di fronte ad una vera e propria confusione al punto da iniziare a dubitare anche nel momento in cui si trovano di fronte a dei prodotti autentici.
Ciò che ne consegue è che le vendite dei prodotti realmente italiane subiscono un vero e proprio calo.
Visto che in molte situazioni questi prodotti vengono venduti ad un costo più basso, potrebbero sembrare delle alternative conveniente per i consumatori anche se non sanno che stanno per portare a casa un qualcosa la cui qualità è molto più bassa e che non vanno a rispettare gli standard e la qualità gastronomica dei prodotti italiani.
Tale fenomeno può avere delle conseguenze negative sul settore alimentare italiano.
Infatti, nel momento in cui i prodotti che affermano di essere italiani ma che poi non lo sono, riescono a diffondersi all’interno dei mercati internazionali, causando un calo delle opportunità di crescita a livello economico per il nostro Paese.
Tra i prodotti made in Italy che in molti cercano di imitare troviamo soprattutto i formaggi.
Quelli che attirano maggiormente l’attenzione dei prodotti fraudolenti sono il gorgonzola, il pecorino e l’Asiago insieme a numerosi salumi come il prosciutto San Daniele e il salame in ogni sua declinazione.
Tali prodotti fake vengono affiancati poi anche dei nomi molto fantasiosi come per esempio il nome che è stato dato al salame napoletano il quale viene identificato con l’appellativo di Salama.
Insomma, all’interno della lista dei prodotti che sono stati copiati, troviamo anche molti altri alimenti tipici del nostro stato tra cui il Prosecco, il Parmigiano Reggiano e la mozzarella di bufala campana.