L’usura è davvero un rischio enorme. Ecco quale sarebbe la città più indebitata in Italia in questo particolare momento storico così tanto delicato.
La situazione economica delle famiglie italiane non è molto rosea. Sono davvero tantissime le persone che hanno contratto dei debiti nell’ultimo periodo, ma non tutti sono riusciti a colmare queste falle. L’usura è una brutta bestia ma, a quanto pare, è una cosa che non si può evitare in un periodo storico estremamente compromesso. Pare inoltre che i prezzi continueranno a salire nei prossimi mesi e i debiti cresceranno in maniera spropositata, comportando nuovi record. Ecco che cosa si intende per usura e quale risulta essere la città più indebitata di Italia in questo momento.
Quando si parla di usura si fa riferimento ad un termine che quasi sempre affonda le sue radici nel settore dell’economia. Parliamo di una condizione che si verifica quando alcune persone si approfittano di individui in evidente stato bisogno e concedono loro prestiti con tantissimi interessi da pagare in vista della restituzione.
Questo processo viene attuato sia dai singoli che dalle associazioni e, purtroppo, saranno davvero molte le persone che ricorrono a questo stratagemma per svoltare la giornata. Così facendo però, non si va a risolvere il debito economico, ma si finisce per cadere in una spirale pericolosa che non può che peggiorare con il tempo.
La Legge condanna questo tipo di comportamento soprattutto laddove i tassi applicati superino le convenzioni autorizzate dal Governo. Il problema non va sottovalutato, in quanto si cade in un precipizio che non lascia via d’uscita e che potrebbe protrarsi troppo a lungo nel tempo. Anche l’inflazione e i tassi che si applicano alle varie tariffe rientrano in questa classificazione, ragione per la quale, secondo molti, l’usura sarebbe ormai un atteggiamento sottovalutato.
Come è facilmente intuibile, l’usura è diffusa in tutta Italia ed è per questo che è giusto attuare delle procedure che riescano a prevenirla. Lo Stato, quindi, ha parlato di un fondo per la prevenzione dell’usura che è stato creato diversi anni fa ma che, purtroppo, non è stato utilizzato come invece avrebbe dovuto.
Questo perché l‘opinione pubblica non è in possesso delle giuste conseguenze e quindi non sfrutta le risorse come, invece, sarebbe indicato fare. Questo fondo prevede l’erogazione di contributi che vengono devoluti dal Ministro del Tesoro, da quello dell’Industria e dei vari dipartimenti degli Affari sociali.
L’invito ai cittadini è quello di rivolgersi a queste istituzioni prima di indebitarsi ancor di più, in quanto le soluzioni esistono e parlarne potrebbe facilitare la diffusione in merito alla conoscenza delle stesse.
La situazione non è delle migliori per quanto riguarda l‘usura nella Penisola Italiana ma esistono delle città in cui il debito risulta essere nettamente più alto che in altre. In cima alla classifica troviamo Milano, seguita da Monza-Brianza, Bolzano, Roma e poi Como.
Secondo quanto riportato dagli ultimi calcoli, l’indebitamento medio familiare per Milano sarebbe superiore ai 35.000 € mentre per la Monza Brianza si parla di circa 31.000 €. Per le altre tre città, invece, si parte da un minimo di 30.276 € per arrivare a poco più di 31.480 €.
Questo grave danno si abbatte poi su altre città come Agrigento, Vibo Valentia, Enna, Reggio Calabria e Cosenza, che vedono debiti di entità comprese fra gli 11.000 e i 9.000 €. Purtroppo la tendenza non sembra essere in fase di ridimensionamento, in quanto sono ancora molte poche le persone che hanno il coraggio di denunciare tutti questi illeciti, ormai molto diffusi nella vita quotidiana.
Così facendo non sarà facile rintracciare un colpevole in quanto vige uno stato di omertà volto a tutelare i più prepotenti a dispetto delle persone oneste e di buon cuore. Bisogna poi parlare di come siano sempre di meno i prestiti concessi alle imprese e quindi le persone sono costrette a rivolgersi alle associazioni criminali per ottenere un aiuto mirato e immediato. Pensate che sia necessario attuare delle politiche che possano tutelare i consumatori in modo da scongiurare il ricorso all’associazioni di stampo criminale?