In base alla più recente classifica, la scuola più costosa in Italia si trova a Roma: ecco di quale si tratta.
Come in altri ambiti, anche in quello scolastico ci sono classifiche che sono molto utili per ricavare informazione in merito a questo settore, che consentono di muoversi con maggiore agilità.
Una di queste classifiche è quella che elenca le scuole più costose. Ma qual è quella che lo è più di tutte? Per farlo, confronteremo se il costo corrisponde effettivamente alla qualità.
Spesso e volentieri, il taglio dei finanziamenti da parte dello Stato rende il settore scolastico un ambito in cui professori, altri professionisti e studenti trovano difficile muoversi.
Ecco perché molti di quest’ultimi cercano chance nel settore privato, ma si tratta di un ambito molto oneroso e, quindi, aperto solo a pochi.
Tornando alla scuola più costosa d’Italia, abbiamo preso in considerazione soltanto le scuole che occupano le prime cinque posizioni, che tratteremo in ordine progressivo.
In posizione numero 5 troviamo l’International School of Turin, la cui retta annuale ammonta a oltre 20.000 euro.
È frequenta da 460 studenti, proveniente da 35 nazioni, ci sono 66 insegnanti, 20 corsi, ecc. Più della metà dei docenti ha conseguito un dottorato o un Master; ciò vuol dire che l’insegnamento è qualitativamente elevato.
I programmi vengono pianificati in base alle fasce di età, e vanno da 3 a 6 anni e fino a 16-18 anni. Tutti i titoli conseguiti vengono riconosciuti dal Ministero dell’Educazione e sono equivalenti a qualsiasi scuola pubblica.
Frequentare questa scuola significa avere grandi chance per essere accettati nelle università migliori del mondo.
Al quarto posto c’è l’American School of Milan, una scuola milanese con programmi d’inglese che arrivano fino alle scuole superiori.
Il costo della retta annuale è di 25.000 euro circa, la missione della scuola è di tirare il meglio dagli studenti.
Non solo: gli studenti curiosi vengono stimolati per portarli a sviluppare il pensiero critico e imparare a considerarsi cittadini globali.
In terza posizione c’è la Marymount International School a Roma. La retta annuale è di quasi 30.000 euro, mentre gli obiettivi prefissati dai dirigenti scolastici sono parecchio impegnativi.
Tra questi, creare un ambiente tranquillo per l’apprendimento e una strategia che conduca al successo lavorativo in pochi anni.
C’è anche l’obiettivo di formare gli studenti in modo adeguato per poi affidarli alle più prestigiose università d’Italia e del mondo.
A partire dal 1985, è stato introdotto l’International Beccalaureate, un programma che completa tutte le strategie basilari.
Al secondo posto troviamo la International School of Europe, che si trova sempre a Milano. Questa scuola privata conta più di 80 sedi nel mondo, frequentate da circa 65.000 studenti.
La retta supera i 30.000 euro annui, con standard d’insegnamento davvero elevati. Molti studenti scelgono questa scuola perché presenta programmi innovativi, con i settori dello spettacolo, dell’arte e dello sport che arricchiscono i percorsi di studio.
La scuola, inoltre, offre una preparazione completa volta a consentire agli studenti di continuare il percorso formativo oppure per entrare subito nel mondo del lavoro.
Ecco arrivati al primo posto, dove c’è la St. Stephens School, che si trova a Roma. La retta annuale è veramente elevata: 55.000 euro circa.
Tutti i corsi che si tengono in questa scuola hanno riconoscimento mondiale. Nel convitto sono ospitati sia ragazzi che ragazze tra i 14 e i 19 anni.
Indipendenza, solidarietà, creatività, integrità: questi sono alcuni dei valori che vengono insegnati in questa scuola. Gli studenti vengono soprattutto formati per diventare cittadini modello, piuttosto che profittevoli.
Insomma, a certi livelli, l’educazione costa davvero molto. Chi ha i mezzi, potrebbe prendere in considerazione l’idea di iscrivere i propri figli nella scuola più costosa d’Italia, ma anche in una delle altre menzionate prima.
Queste istituzioni scolastiche di livello internazionale offrono opportunità impossibili da trovare nelle scuole pubbliche italiane.