Eredità, come dividerla se non è stato fatto il testamento

Prima o poi arriva per tutti quel tanto temuto momento della morte di qualcuno a noi caro. Come facciamo per l’eredità nel caso in cui manchi il testamento?

discussione eredita
discussione eredita- Oipamagazine.it

Quando viene a mancare qualcuno a noi caro ci troviamo sicuramente in un momento di grande sconforto e di tristezza e sappiamo molto bene che dovremo affrontare un periodo di lutto non indifferente. Se però il defunto non ha lasciato nulla di scritto a livello di testamento, nascerà quasi sicuramente una diatriba tra i parenti più stretti. Come ci si divide i beni in assenza di testamento?

Cosa è il testamento

Prima di addentrarci al nocciolo della questione è bene che facciamo un punto su cosa sia il testamento. Parliamo di un documento o atto, valido dinnanzi alla legge, redatto da una persona che dispone di alcuni beni e che per sua volontà vuole cederli a qualcuno di specifico quando sarà deceduto.

Eredità senza documento
Come spartisco eredità senza testamento – Oipamagazine.it

Un elemento molto importante è che tale atto dovrà essere redatto dall’interessato capace di intendere e di volere. Il testamento può essere di tre tipologie: olografo, pubblico e segreto. Nel primo caso viene redatto direttamente dal diretto interessato e dovrà essere scritto di proprio pugno, immettere la data e firmarlo. Questo atto così realizzato ha pieno valore legale.

Nel secondo caso si coinvolge un professionista, ossia il notaio che dovrà seguire tutte le indicazioni del testatore. Oltre a garantire una corretta esposizione, con l’aiuto del notaio si avrà la sicurezza di fare le cose nella maniera corretta e soprattutto rispettando la legge. Inoltre, con la presenza del professionista si garantisce la verifica della capacità di intendere e di volere.

Infine, nel terzo caso si intende un documento che contiene le disposizioni del testamento direttamente al notaio. Quest’ultimo lo riceverà e lo conserverà tra i suoi atti. Tale atto non dovrà essere necessariamente firmata dal testamentario, ma dovrà essere consegnata in presenza di testimoni.

Manca il testamento? Ecco come spartire l’eredità

Se arriva quel momento tanto temuto della morte di qualcuno a noi caro ci troveremo sicuramente nel momento dell’elaborazione del lutto e non sarà affatto semplice. Se il defunto però non ha lasciato un testamento è bene conoscere le regole che vi aiuteranno ad evitare di finire in tribunale per affrontare la questione della divisione dei beni.

Manca testamento? Come fare per eredità
Eredità senza testamento come fare – Oipamagazine.it

Oltre ad essere qualcosa di poco piacevole si tratta anche di spese onerose e di tempistiche molto lunghe. Il Codice Civile contiene una norma che tratta il tema e aiuta a capire a chi spetta l’eredità in caso di mancato testamento. In questo caso si parla di successione legittima che si basa sul grado di parentela e al numero di parenti ancora in vita.

In buona sostanza verranno chiamati tutti coloro a cui spetta l’eredità e in relazione al rapporto di famiglia ci sarà la spartizione. Un esempio è che i figli verranno prima dei fratelli. Tali regole non sono contestabili, sono uniche e inderogabili e si applicano quando il testamento non c’è.

Nello specifico si prenderanno in considerazione il coniugi, a seguire i figli e i genitori. In assenza di essi si considereranno i parenti fino al sesto grado di parentela fino ad arrivare allo Stato qualora mancassero tutti questi appena citati.

Cosa accade in caso di coniuge separato o divorziato?

Poco sopra abbiamo detto che in assenza di testamento, l’eredità andrà in ordine di grado di parentela e i primi ad essere presi in causa sono i coniugi. Sono ormai anni che molte coppie preferiscono con convolare a nozze e nonostante una relazione duri molti anni in assenza di matrimonio, il compagno o la compagna non potrà godere di nulla.

In caso di coniuge separato, l’eredità spetterà a lui o lei per primo a meno che a questo non sia stata addebitata la separazione nella sentenza. Tutto questo non riguarda invece il coniuge divorziato. Ad ogni modo, al separato spetterà un assegno solo se al momento della successione sta godendo degli alimenti.

Infine, un punto lo dobbiamo dedicare anche ai figli. La prole passa dinnanzi ai fratelli e si trovano subito dopo al genitore rimasto. Anni fa, c’era il problema di tutti quei figli che non sono nati dal matrimonio, quindi quelli illegittimi e quelli adottivi. Ora, la legge li ha equiparati tutti. Ciò significa che tutti hanno gli stessi diritti.

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