Una Regione italiana ha deciso di aiutare i suoi abitanti promuovendo un contributo di solidarietà per gli stessi. Ecco che cosa sappiamo su questo argomento.
Ogni regione deve seguire le direttive proclamate a titolo nazionale, anche se poi viene offerta la possibilità di agire in autonomia. Proprio per questo esistono dei luoghi in cui vengono concessi i bonus che, in altri posti, non sono minimamente stati divulgati. Oggi siamo qui per parlarvi del nuovo contributo regionale di solidarietà che la Regione Lombardia ha deciso di proporre ad alcune categorie della sua popolazione. Si tratta di un contributo che verrà offerto agli abitanti e che vedrà l’elargizione di un bonus piuttosto
consistente a seconda della propria situazione economica. Ecco che cosa sappiamo sul
nuovo bonus per i cittadini lombardi e di che cosa si tratta.
La Regione Lombardia ha parlato di un’agevolazione che verrà concessa a tutte quelle famiglie che vivono in affitto all’interno di servizi abitativi pubblici appartenenti ai comuni o alle Aler. In questo modo le persone selezionate potranno ricevere una sorta di sovvenzione che permetterà loro di pagare le quote d’affitto delle varie mensilità.
Il contributo verrà concesso con cadenza annuale e verrà rivolto ai cittadini che vivono in un appartamento oppure per tutti coloro che decideranno di intraprendere questa decisione puntando sul settore della locazione sociale. La quota utilizzata potrà essere per pagare il canone d’affitto, le spese di riscaldamento, quelle di condominio, la manutenzione dei luoghi comuni e viceversa.
Chi provvederà al sostentamento di queste spese potrà dunque essere rimborsato secondo quanto previsto dalla Legge. Ovviamente verranno prese in considerazione i nuclei familiari che, a causa delle loro condizioni, devono ricorrere al servizio abitativo pubblico oppure chi gode già di questo servizio ma riesce a dimostrare le difficoltà economiche relative al pagamento della quota mensile. Ogni situazione richiederà una valutazione ben precisa da parte del Comune.
Ovviamente la Regione Lombardia ha stanziato un fondo da concedere a tutte le persone che risponderanno ai requisiti previsti da questa Legge. Al momento la cifra è di circa 23,8 milioni di euro che comuni e Aler hanno deciso di utilizzare a tal fine. E’ bene sapere che non tutti avranno diritto alle stesse somme, ma che diversi fattori determineranno quanti soldi verranno devoluti e a chi.
Secondo quanto dichiarato dalle ultime disposizioni si parla di cifre di circa 1.850 € per tutte le famiglie indigenti il cui Isee non superi i 3.000 € l’anno. Il bonus concesso arriverà a circa 2.700 € per chi vive già in un alloggio pubblico, ma registri notevoli difficoltà nel mantenimento dello stesso.
I vari enti, e chi per essi, andranno a presentare tutte le caratteristiche per poter richiedere il bonus e si occuperanno anche della verifica dei vari requisiti e del rilascio dell’assegno. Ogni comunicazione verrà infine inviata alla Regione.
Come abbiamo detto finora, questa iniziativa è stata presentata dalla Regione Lombardia e verrà rivolta a tutti quei cittadini che dimostreranno di essere in possesso dei requisiti citati nel primo paragrafo. Per avviare la pratica basterà recarsi sul sito della Regione, scaricare la domanda e rivolgersi al Comune di residenza o ai servizi di Aler.
E’ proprio sui siti ufficiali che verrà presentata anche la tempistica relativa all’utilizzo del servizio. Tutto questo è comunque riportato ed esplicato nel bando che Aler e i comuni dovranno presentare ai loro cittadini. Non sappiamo se una volta raggiunto il numero dei fondi messi a disposizione si attueranno nuove riforme per sostenere questo bonus o bisognerà aspettare il nuovo anno per altri aiuti nel settore.
Se pensate di essere in possesso di queste caratteristiche vi invitiamo a non perdere tempo in quanto il numero di fondi previsti è limitato e saranno davvero moltissime le famiglie che proveranno a riscuotere questo assegno. Questo bonus è nato con l’intento di migliorare le condizioni economiche delle famiglie in difficoltà. Speriamo, dunque, che molte altre Regioni prendano spunto dalla Lombardia, in modo da fornire aiuti sempre più concreti a tutti i loro cittadini.