Le cannucce di carta sono realmente un prodotto ecologico? La risposta da un recente studio

Sono davvero ecologiche le cannucce di carta? La risposta è stata data da un recente studio attraverso il quale si è scoperto qualcosa di incredibile.

Cannucce in cartone
Cannucce in cartone- Oipamagazine.it

Pare che in uno degli ultimi studi, si sia stati in grado di ritrovare PFAS all’interno di 9 cannucce sul 10. Nonostante le quantità siano minime, questi però vanno ad accumularsi a quelli già presenti nel nostro organismo oltre che nell’ambiente.

Le cannucce di carta sono davvero sicure?

Attualmente, in molti supermercati è possibile acquistare delle cannucce di carta, degli elementi che vengono visti come un’alternativa green alle cannucce di plastica che abbiamo molto utilizzato negli anni passati.

Ma sono davvero sicure come si dice? Una ricerca afferma che all’interno di tali cannucce è presente il PFAS.

Si tratta di un risultato ottenuto a seguito di un’indagine in cui sono state ritrovate delle sostanze chimiche eterne note con l’appellativo di PFAS.

I ricercatori si sono impegnati a testare bene a 39 marche diverse di cannucce realizzate in plastica, acciaio inox, vetro, bambù e carta e scoprendo che il 18 tipi è presente il PFAS.

Ciò che sorprende di più è il fatto che tale sostanza chimica era presente anche nelle cannucce di carta.

Infatti, tra i vari PFAS è stato trovato anche il PSOA, una sostanza legata a livelli alti di colesterolo e il cui utilizzo è proibito dal 2020.

In cosa consistono i PFAS

La parola PFAS, è l’acronimo di Sostanze Perfluoro Alchiliche la quale va ad indicare una famiglia di composti chimici che in genere si utilizzano nel settore industriale.

Si tratta di catene alchiliche idrofobiche fluorurate, ossia degli acidi molto forti che si usano in forma liquida, attraverso una struttura chimica che li trasforma in materiali resistenti al calore e ai naturali processi di degradazione.

Cannucce
Cannucce- Oipamagazine.it

Questi vengono utilizzati nell’industria a partire dagli anni ’40 al fine di fare in modo che le superfici possono essere impermeabili ad acqua e a grassi.

Questi infatti vengono sfruttati all’interno della filiera di concia delle pelli, per produrre cartone e carta ad uso alimentare o per trattare i tappeti.

Si tratta di elementi poco degradabili i quali, se vengono dispersi nell’ambiente, vi restano per molto tempo.

Stessa cosa accade per il corpo umano che ha bisogno dai 10 ai 56 anni per smaltirli.

Inoltre si crede che i PFAS vanno ad intervenire sul sistema endocrino andando a compromettere la fertilità e la crescita.

Si tratta di sostanze che, seguito di una lunga esposizione, possono causare anche tumori ai testicoli e ai reni oltre alla nascita di numerose malattie alla tiroide.

Meglio preferire le cannucce in acciaio?

A differenza delle cannucce di carta, i prodotti realizzati in bambù, vedono una contaminazione minore in quanto 8 marchi su 10 vedono la presenza di PFAS.

Inoltre, i risultati hanno analizzato che le cannucce di plastica, insieme a quelle di vetro, risultano essere la soluzione migliore mentre, nelle cannucce in acciaio inox non è stato ritrovata nessuna traccia di PFAS.

In genere, le concentrazioni di PFAS che si trovano nelle cannucce, risultano essere basse e quindi non troppo pericolose per la salute dell’uomo anche se è importante prendere in considerazione il fatto che, se si accumulano nell’organismo e non vengono espulsi, questo potrebbero essere dannose in quanto si aggiungono ad altre sostanze chimiche che si trovano già nell’organismo.

Cannucce in acciaio
Cannucce in acciaio- Oipamagazine.it

Ancora non è chiaro in che modo il PFAS sia arrivato nelle cannucce.

Potrebbe essere stata una scelta intenzionale dei produttori per creare una pellicola idrorepellente oppure aver contaminato in maniera accidentale le cannucce.

Insomma, ciò che consigliano gli studiosi è quello di utilizzare delle cannucce in acciaio inox oppure bere dal bicchiere.

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