Eravate a conoscenza del fatto di come sia possibile andare in pensione senza contributi. Ecco cosa c’è da sapere.
Quando si pensa alla pensione si fa riferimento ad una sorta di trattamento economico che, solitamente, viene conferito al termine della propria carriera lavorativa. Si presuppone infatti che per ottenere questo tipo di riconoscimento bisognerà aver versato un certo numero di contributi allo Stato. Come mai, allora, molte persone che non lavorano o non hanno mai lavorato ricevono comunque una pensione mensile? Ecco che cosa abbiamo scoperto sull’argomento e soprattutto quanto si va a percepire di assegno pensionistico laddove non si sia mai svolta una professione.
Esistono persone che, per un motivo per l’altro, possono fare a meno di lavorare oppure che hanno svolto il loro incarico professionale per pochissimi anni della loro vita. Ci si chiede quindi quale sarà il loro destino una volta sopraggiunta la vecchiaia quando, invece, tutti gli altri riceveranno ciò che lo Stato ha sempre definito come trattamento pensionistico o pensione.
Secondo la legge italiana, la Fornero, è infatti impossibile beneficiare di questo trattamento economico laddove non si siano compiuti 67 anni di età e non si sia provveduto a versare almeno 41 anni di contribuzione allo Stato. Sembra però che ci siano delle circostanze in cui tali parametri non vengono richiesti, in quanto è possibile
accedere alla pensione in maniera completamente diversa.
Possiamo dunque dire che chi non ha mai lavorato non ha diritto ad alcun tipo di pensione o contributo, in quanto non può far valere nessun versamento allo Stato in tutti gli anni in cui avrebbe dovuto svolgere la sua mansione lavorativa. Che cosa bisogna dunque fare in questo caso per ottenere qualche aiuto da parte dello Stato?
Molte persone non hanno mai lavorato oppure lo hanno fatto per un periodo che non ha concesso loro di raggiungere la soglia minima per ottenere la pensione una volta raggiunta l’età stabilita dallo Stato italiano. Ovviamente, una volta raggiunta la vecchiaia, queste persone non verranno lasciate al loro destino, ma avranno la possibilità di ricevere quella che è stata definita come pensione minima sociale.
Si tratta di un sussidio emesso dal Governo che viene versato a tutti e soprattutto a coloro che si sono ritrovati a dover interrompere la loro attività lavorativa a causa di una malattia o di un infortunio che ne hanno limitato le possibilità negli anni. In questo caso, quindi, non si tratta di andare in pensione senza aver mai lavorato, ma ottenere un
riconoscimento economico attraverso delle tutele assistenziali che garantiscano una rendita mensile.
Questo tipo di aiuto viene quindi erogato con l’assegno sociale, il quale verrà elargito esaminando con attenzione i requisiti del richiedente e analizzando anche la condizione economica di tutti i familiari che potrebbero prendersene carico.
Ovviamente anche per poter beneficiare di questo introito sarà necessario essere in possesso di alcuni requisiti ben individuati dalla legge, Questi, sicuramente, saranno meno impegnativi rispetto alle altre disposizioni solitamente richieste. Pare infatti che per ricevere
l’assegno sociale sarà sufficiente presentare l’età di 67 anni anche se, un tempo, lo stesso trattamento veniva riservato a chi ne aveva compiuti almeno 65.
Oltre a tutto questo bisogna dimostrare di essere residenti in Italia con una fissa dimora ed essere in possesso di una soglia di reddito ISEE che non vada a superare i 6,542 €. La cifra diventa di circa 13,085 € all’anno qualora la persona interessata fosse coniugata e il reddito fosse quindi di stampo familiare.
Tutte queste persone, quindi, potranno ricevere un trattamento pensionistico di circa 500 € per 13 mensilità, anche se poi la situazione individuale di ognuno potrà cambiare sulla base dei vari calcoli effettuati dall’INPS. In alcuni casi verrà affiancata anche la pensione di invalidità civile, soprattutto laddove venisse dimostrata l’esistenza di una problematica fisica che ha inciso sulla possibilità del lavoratore di sbrigare la propria mansione lavorativa per il tempo dovuto. Eravate in possesso di tutte queste informazioni?