In questo articolo analizziamo il particolare aspetto relativo al mantenimento dei figli senza divorzio ufficiale della coppia di genitori. Ecco tutti i dettagli.
Nel corso della propria vita non tutto può andare secondo i piani prestabiliti. Tutti quanti noi, infatti, sogniamo di essere sempre felici con accanto il proprio partner. Nella maggior parte dei casi, poi, il sogno d’amore viene coronato dalle nozze.
Chi forma una famiglia, spesse volte mette al mondo dei figli. Con il passare del tempo, però, fra i due genitori possono emergere degli attriti. Questi, nel peggiore dei casi, faranno in modo che la coppia si lasci. In caso di assenza di figli, la situazione sarà maggiormente più semplice da risolvere.
In presenza di uno o più figli, invece, la situazione d’instabilità fra i genitori può portare a conseguenze molto serie sotto tutti i punti di vista. A risentirne saranno principalmente i figli, i quali potrebbero “vivere male” la situazione generale che si è generata in famiglia.
L’aspetto che, però, vogliamo sottolineare in questo articolo fa riferimento a qualcosa di prettamente economico. Quando una coppia si lascia ci si dovrà accordare anche sull’assegno di mantenimento da dare ai figli.
Solitamente, il coniuge con un reddito medio più alto fornirà l’assegno di mantenimento all’altro genitore, in modo tale che la vita dei figli possa essere sempre dignitosa.
Cosa accade, però, in caso di separazione fra i genitori, senza che sia avvenuto il divorzio definitivo? Per sapere tutti i dettagli su questa particolare situazione non ti resta che procedere nella lettura dei prossimi paragrafi. Ecco tutti i dettagli.
Assegno di mantenimento dei figli senza divorzio: cosa succede?
Se una coppia giunge alla separazione, il sostegno da riservare ai figli dovrà essere sempre mantenuto. Chi guadagnerà di più, quindi, avrà l’obbligo di versare una somma, variabile di caso in caso, al partner per assicurare una vita tranquilla alla prole.
In pratica, al netto della separazione ci sarà sempre l’obbligo di dare sostegno materiale al coniuge e ai figli eventuali per mezzo di uno specifico assegno di mantenimento.
In alcuni casi, la coppia potrà annullare gli attriti e ricomporsi per il bene di tutti e, di conseguenza, anche dei propri figli. Non tutte le coppie, però riescono a risolvere le loro situazioni interne.
Molte volte, infatti, le divergenze sono talmente nette da rendere impossibile un “ritorno alle origini” e ai bei momenti vissuti insieme in passato.
Quello che ci preme sottolineare, comunque, è che durante il periodo di separazione i coniugi, basandosi sul rispetto reciproco o affidandosi alle competenze di un giudice o di un avvocato, dovranno stabilire la cifra consono al giusto assegno di mantenimento. Scopriamo tutti i dettagli su questo argomento.
Il funzionamento dell’assegno di mantenimento
Indipendentemente dal fatto che i genitori abbiano divorziato o meno, chi abbandona l’abitazione e ha un reddito superiore all’altro coniuge dovrà provvedere all’erogazione di un assegno mensile di mantenimento.
In caso di mancato accordo fra i due genitori, solo un giudice potrà indicare la corretta somma che il coniuge “più ricco” dovrà garantire all’ex partner e ai figli. La somma verrà decisa in modo proporzionale all’ISEE.
Nella somma, poi, entreranno tantissimi altri fattori specifici, come l’età del figlio, le sue esigenze primarie, il precedente tenore di vita, dove il figlio andrà a vivere e le disponibilità economiche generali.
Queste sono le normali disposizioni. Una cosa che ci preme sottolineare, però, è che l’obbligo per legge sul mantenimento avverrà solo con l’effettivo divorzio. Durante la separazione, infatti, l’obbligo sarà solo morale ed etico.
Nel caso in cui si dovessero riscontrare problemi, il partner che dovrà ricevere l’assegno non potrà fare altro che avviare le pratiche relative all’effettivo divorzio. L’assegno di mantenimento non sarà più solo morale, ma anche obbligatorio per legge.